Maria Sharapova ha annunciato che non parteciperà alla Rogers Cup in programma a Montreal dal 7 Agosto. La causa è l’ infortunio rimediato al torneo WTA di Stanford un paio di giorni fa, un problema all’ avambraccio sinistro che potrebbe precludergli anche la partecipazione agli US Open. Secondo infortunio dell’ anno dopo la lesione alla gamba sinistra rimediata a Roma.
Certamente una stagione complicata per la campionessa russa alle prese con quello che doveva essere “Il grande ritorno” dopo la squalifica di 15 mesi per doping patita in seguito al “caso mediolanum”; rientro che non si è poi mai concretizzato realmente per i due infortuni sopra citati . Successivamente all’ ottima semifinale a Stoccarda, il secondo turno a Madrid, dopo un primo turno faticato, e l’ infortunio a Roma hanno rimesso in discussione tutto. In mezzo la scelta degli organizzatori del Roland Garros di non concedergli la wild card per partecipare al prestigioso Slam.
Ed arriviamo quindi all’ infortunio di Stanford, emblema di un anno a dir poco difficile per Masha che però a trent’ anni ha tutto il tempo per rimettersi in gioco. D’ altronde la caratteristica del 2017 del tennis femminile è quella dei grandi ritorni dovuti a periodi di assenza per le più svariate cause.
Di questi rientri sono state protagoniste due altre grandi giocatrici come Petra Kvitova e Viktoryja Azarenka, la prima dopo aver recuperato in circa 5 mesi l infortunio alla mano, lacerata da un ladro entrato in casa sua, la seconda rientrante dalla maternità. Se per Vika è ancora presto per esprimere un giudizio visto che ha giocato solo due tornei (secondo turno a Maiorca e ottimi ottavi a Wimbledon cedendo alla Halep), per la ceca si è potuto in principio parlare di un nuovo inizio.
Dopo il primo turno al Roland Garros con la gioia per il ritorno in campo e alla vittoria, è uscita al secondo turno in una partita tiratissima con la Mattek-Sands per poi vincere trionfalmente a Birmingham, con un buon livello di gioco e battendo giocatrici importanti ( Mladenovic,Safarova,Barty). Arrivata ai nastri di partenza di Wimbledon come una delle favorite, è stata eliminata in maniera inaspettata dalla Brengle al secondo turno, calando un po gli entusiasmi sulla speranza di un suo molto prematuro ritorno costante ad alti livelli. Il tempo c’è la strada è comunque quella giusta. Le regine sono tornate e procedono uno step alla volta tra scatti in avanti e stop dolorosi, se recupereranno la loro forma questo non potrà che giovare al bene del tennis femminile.
A cura di Simone Fabbriciani
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