L’anno d’oro del tennis azzurro

Nel 2019 il tennis maschile italiano ha conosciuto la sua rinascita: tra presente e futuro, i nostri campioni sono pronti a darci altre grandi soddisfazioni.

Per il tennis italiano, il 2019 è stato l’anno della svolta. Dopo decenni difficili, in cui nessun azzurro era riuscito ad affermarsi ad alti livelli e a portarsi a ridosso della TOP 10 della classifica ATP, qualcosa è finalmente cambiato e sono diversi gli atleti che hanno dimostrato di poter dire la loro anche con i migliori del circus. Berrettini, Fognini e Sinner hanno lasciato intendere di non aver nulla da invidiare alle stragrande maggioranza degli atleti in circolazione e, insieme alle prestazioni, sono finalmente arrivati anche i risultati.

Berrettini ha un unico obiettivo: vincere uno Slam

Matteo Berrettini, romano classe 1996, è con ogni probabilità uno dei migliori tennisti in circolazione, nonché uno di quelli destinati a dominare il tennis del futuro. Dopo aver trascorso diverse stagioni ad adattarsi al tennis professionistico e aver accumulato una serie notevole di infortuni, all’inizio di questa stagione, Matteo è letteralmente esploso sia a livello tecnico che a livello mentale. Il suo fisico imponente, abbinato a una tecnica e a una sensibilità di tocco invidiabile, fanno di lui il prototipo del tennista moderno, capace di essere competitivo su ogni superficie grazie alla sua abilità nell’abbinare ad un servizio potente un dritto devastante e un rovescio insidioso. I diversi tornei vinti, la buona esperienza a Wimbledon ma soprattutto la semifinale raggiunta sul cemento degli US Open e persa contro l’eterno Nadal, hanno permesso a Matteo di fare un notevole balzo in avanti in classifica, di chiudere la stagione alla posizione numero otto e di conquistare un pass per le Nitto ATP Finals andate in scena a Londra. Anche in quell’occasione Berrettini non ha sfigurato e contro il pronostico delle agenzie di scommesse online sul tennis come Betway nella partita contro l’austriaco Thiem è riuscito a portare a casa la prima vittoria azzurra alle Finals, nonostante le due sconfitte nei primi due match contro Federer e Djokovic gli avessero impedito di accedere alle semifinali del torneo. In questi mesi Berrettini ha dimostrato di essere in costante crescita sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista mentale e la sensazione è che nel prossimo futuro possa davvero giocarsela stabilmente per la vittoria di un Open.

Fognini e Sinner: presente e futuro

Oltre a Berrettini, ci sono altri due sportivi azzurri che nel 2019 si sono messi in mostra sia per i risultati raggiunti che per le prestazioni di grande qualità e solidità messe in campo. Il primo di questi è Fabio Fognini: il ligure, dopo il matrimonio con la sua collega Flavia Pennetta e la nascita dei suoi due figli, sembra aver messo finalmente la testa a posto. Le sceneggiate e le intemperanze del passato hanno lasciato il passo a prestazioni di grande maturità e solidità che gli hanno permesso di vincere il suo primo MASTERS 1000 sulla terra rossa di Montecarlo. Se è vero che a Fabio il talento non è mai mancato, è altrettanto vero che durante tutto l’arco della carriera le sue prestazioni erano state pesantemente condizionate dal suo carattere fumantino che di fatto gli ha impedito di esprimere tutto il suo potenziale. Le cose, ad ogni modo, sembrano essere finalmente cambiate e dopo aver conquistato per la prima volta in carriera l’accesso alla TOP 10 c’è la forte sensazione che nella prossima stagione Fabio possa quantomeno ripetersi. L’altro italiano che ha sorpreso per la qualità di gioco e per la mentalità messe in mostra è Jannik Sinner. L’altoatesino classe 2001, allenato in modo magistrale da coach Piatti, ha iniziato a svelare tutto il suo potenziale e dopo essersi guadagnato la TOP 100 a suon di tornei vinti e ottime prestazioni, è riuscito anche nell’impresa di vincere le Next Gen ATP Finals che si sono disputate a Milano. Dopo aver concluso la stagione alla posizione numero 68 della classifica ATP, Jannik ha attirato su di sé l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori e non vediamo l’ora di scoprire se riuscirà a dare seguito alle altissime aspettative che ormai tutto il mondo del tennis ripone in lui.

Il 2019 può essere definito l’anno d’oro del tennis azzurro e le condizioni perché Berrettini, Fognini e Sinner possano fare bene anche nelle prossime stagioni ci sono tutte. Da appassionati di questo splendido sport non possiamo fare altro che sperare che tutti e tre riescano a compiere il definitivo salto di qualità.

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