Libere considerazioni sullo strapotere di Roger Federer

OPINIONE - Tra chi lo aveva dato per finito, chi per ritirato e chi per demotivato, rimanevano in pochi a credere, ancora, in Re Roger. Fatto sta che il 18 volte campione slam sta continuando a scrivere la storia del tennis, non solo giocato.

STREPITOSO. Tra chi lo aveva dato per finito, chi per ritirato e chi per demotivato, rimanevano in pochi a credere, ancora, in Re Roger. Fatto sta che il 18 volte campione slam, “The king of Tennis”, Roger Federer sta realizzando o, forse, sarebbe meglio dire sta continuando a realizzare una delle più grandi imprese sportive di tutti i tempi. Fermo quasi un anno per infortunio, precipitato fuori dalla top-ten (cose che per molto meno, nel Regno Unito, ti mandano in gattabuia per reato di lesa maestà), Re Roger ha, prima, vinto gli Australian Open,  (battendo Nadal in finale! e divenendo il più anziano campione di una prova del grande slam dopo Ken Roswell che vinse nel 1972,  proprio in Australia, all’età di 37 anni), poi Indian Wells), quindi, Miami (battendo ancora una volta, la terza di fila, Nadal in finale). Ricapitolando Federer, lo spacciato Roger Federer, tornato in campo per guadagnare gli ultimi soldini prima della pensione in poco meno di tre mesi, ha collezionato uno slam (è il tennista con la classifica più bassa ad avere conquistato uno slam dopo al vittoria di Gaston Gaudio, numero 44 del mondo, al Roland Garros) e due master 1000 che con quelli già nel forziere fanno 26, numeri che spingono Federer al terzo posto della speciale classifica del maggiore numero di successi in questo tipo di tornei: primo Djokovic, 30; secondo Nadal 28.

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Ha battuto tre volte di fila il suo più acerrimo rivale Rafael Nadal (cosa che non accadeva da tempo immemore); per di più lo ha battuta in rimonta in una finale del grande slam (cosa mai successa!). Ha vinto il torneo di Miami avendo annullato due dei match point a Tomas Berdych  (unici precedenti nella carriera dello svizzero sono: Shanghai 2014, Master 2003 e 2006, Dubai 2005, Halle 2006). Contro Kyrgios (partita finita 7-6 6-7 7-6 ) si sono giocati la bellezza di 270 punti: un  record per un match al meglio dei tre set. Vincendo Miami ed Indian Wells ha realizzato il Sunshine Double. E con la vittoria a Miami è divenuto a 35 anni e sette mesi il più anziano campione del torneo americano. Miami rappresenta, inoltre,  il 24° titolo da quando ha compiuto 30 anni: un record!  Agassi viaggia  a quota 15, Connors 14. Con quello conquistato a Miami diventano 91 titoli in carriera: Lendl sempre più vicino si è fermato a 94; Jimmy Connors può ancora restare tranquillo in testa alla classifica a quota 109.

RF. Ma non è solo questo lo strapotere di Re Roger. Non sono solo i contro balzi o le risposte a ridosso della “service line”. Lo strapotere di Re Roger è anche dato dalla misura del suo impero economico e mediatico. Con un patrimonio stimato nel 2016 di oltre 400 milioni di dollari, Roger Federer è il più ricco tennista di tutti i tempi. Non solo prize money (circa 100 milioni di dollari guadagnati fin’ora; meno, tuttavia, del suo collega Nole Djokovic), ovviamente, ma contratti di sponsorizzazione: Rolex (15 milioni di dollari spalmati in dieci anni), Wilson (contratto a vita da due milioni di dollari l’anno), Nike (10 milioni di dollari all’anno per 10 anni. Uno dei contratti più ricchi di sempre), Gilette, Credit Suisse, Mercedes Benze, Lindt, National Suisse. Un impero che Federer ha sapientemente saputo costruire in questi anni. Grazie ad una spiccata abilità manageriale, frutto delle sue capacità e di quelle del suo staff. Mirka uber alles. Con Miroslava Vavrinec, ex tennista di origini slovacche (76 WTA), nazionalizzata svizzera, Roger è sposato dal 2009. Come lui stesso ha più volte dichiarato, si conobbero durante le Olimpiadi di Sidney. Da allora, si sono presi e non si sono più lasciati creando un sodalizio affettivo ma, non solo, che è probabilmente il segreto del successo del campione.

Roger ha da sempre curato la sua immagine. Liberatosi presto del marchio di ragazzino terribile spacca-racchette ha sapientemente offerto un’immagine di se calma, pacata, educata, mai sopra le righe. Vera o presunta che sia, comunque, esemplare! Tale da candidarlo ad ambasciatore dello sport. Capace di fargli vincere per dodici volte di fila, praticamente da quando gioca a livello professionistico il premio come sportivo più leale dell’anno: lo Stefan Edberg Sportmanship. Il premio assegnato dall’ATP che come il nome fa capire è stato inspirato dall’irripetibile fair play che il giocatore scandinavo ha saputo mostrare sui campi da tennis. Stefan Edberg che a sua volta come sappiamo è stato coach di Roger fino a qualche anno fa! Ma non solo, Roger, negli anni ha anche vinto l’Arthur Ashe Humanitarian Award (2006 e 2013) Tutto ciò si è tradotto in una sapiente e fruttifera gestione economica del marchio RF. Sinonimo di onestà, correttezza, impegno, sacrificio, resilienza. Cambiamento.

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TEAM 8. Si parla molto del futuro di Re Roger. Cosa farà una volta ritirato?  Allenerà qualcuno, sarà ambasciatore dello sport in giro per il mondo…….Pochi, però, sui social, sui blog…. riflettono sul fatto che Re Roger ha già costruito il suo futuro. Nel 2013, non l’altro giorno, Federer ha dato vita al Team 8. Una agenzia di management con sede a Pepper Pike un sobborgo di Cleveland  in Ohio. Fondata insieme al suo storico manager ai tempi della IMG e ad altri due investitori americani l’agenzia ha lo scopo di curare e rappresentare gli interessi dello svizzero come pure di altri soggetti.  Come ha dichiarato lo stesso Tony Godsick la mission del “Team 8” è quello di creare un agenzia che abbia lo stesso potere della International Management Group la stessa in cui Godsick ha lavorato per venti anni e dalla quale Federer è stato rappresentato fino al 2012 che avrà interesse ad acquisire e creare eventi e campioni non solo all’interno del mondo del tennis ma anche in altri sport come pure nello spettacolo. Roger al momento si dice non abbia una parte attiva all’interno dell’agenzia  ma è ovvio che il suo futuro sia propria all’interno del “Team 8”. Al momento sono sotto contratto con il Team 8: Juan Martin Del Potro, Grigor Dimitrov, Tommy Paul. Godsick che nella vita è sposato con l’indimenticata ex tennista americana  Mary Joe Fernandez, ha iniziato curando gli interessi di Monica Seles per conto della IMG.  E poi, Lindsay Davenport, Anna Kournikova e Tommy Haas. Iniziò a a lavorare con Federer nel 2005 quando lo svizzero tornò sotto l’ala protettiva della IMG dopo il fallito tentativo di amministrare da solo i propri interessi.

LAVER CUP. Ma Roger ama il tennis ed è per questo che mentre fa lavorare alacramente il suo “Team 8” trova anche il tempo per pensare con il suo idolo Rod LAver ad un circuito alternativo alla Davis. Un circuito che, verosimilmente, partita a settembre, da Praga. Una città piena di fascino che nel frattempo lo ha già visto esibirsi con il padrone di casa Thomas Berdych su un campo da mini-tennis allestito su una tipica chiatta di quelle che salgono e scendono per il bel Danubio blu.

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BABY FEDERER. Intanto, in questi anni, Federer ha anche trovato il tempo di concepire con Mirka non una ma due coppie di gemelli che ci scommettiamo diventeranno presto ottimi tennisti. Le gemelline, Myla e Charlene, prendono già qualche lezione anche se il papà, scherzando, confesse di non volerle seguire in giro per il mondo. I gemellini, invece, Leo e Lenny, sono ancora troppo piccoli, ma sembrano già gradire il lavoro di papà. Insomma Mr. Roger Federer sembra guardare al futuro con largo anticipo così come quando si prepara a ribattere in contro balzo le palle degli avversari. Stupendoli e bruciandoli sul tempo cosi come ha fatto e continua a fare alla tenera età di 35 anni.

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