Lorenzo Sonego: un futuro luminoso per l’italiano

Era da un po che non si vedevano talenti italiani nel ranking mondiale, Sonego sicuramente è tra i ragazzi più promettenti su cui l'Italia può puntare al giorno d'oggi

Lorenzo Sonego, nato a Torino l’11 Maggio 1995, è uno dei migliori talenti che l’Italia sta osservando sbocciare insieme ad altri dopo un periodo buio. Alto 191 cm, in campo dà sempre tutto se stesso, questo ragazzo ha tanta grinta da vendere, lo si è visto in questi US Open, senza mollare nulla contro Muller e agli Internazionali di Roma dove ha catturato l’attenzione di tutti gli appassionati di questo sport.

Si può dire che Lorenzo non era proprio partito con l’idea di entrare nel mondo del tennis, si perché a 6 anni giocava a calcio ed ha continuato fino ai 13 conquistando anche le giovanili del Torino, di cui lui è tifosissimo. A 10 anni il padre gli fece provare il tennis, fu subito amore. Nel 2006, quando aveva 11 anni, il padre lo portò allo Sporting Stampa di Torino, il cui direttore era il maestro Gianpiero Arbino detto “Gipo”, per farlo allenare sotto i suoi occhi: lui si innamorò subito di come affrontava questo sport Lorenzo, incredulo che fossero solo i suoi primi allenamenti, tanto che dalla SAT (Scuola Addestramento Tennis) è passato immediatamente alla pre-agonistica e poi all’agonistica. Gipo capì di avere tra le mani un vero e proprio talento: il click è scattato quando Lorenzo e la sua famiglia hanno dato massima disponibilità per saltare l’attività junior troppo ambiziosa, cominciando subito con attività regionale, nazionale e facendo anche delle qualificazioni di alcuni tornei internazionali. A 18 anni Lorenzo era 2.3, nonostante il suo fisico gracile vinceva tutte le partite di cuore e regolarità, tanto che per Gipo era un “pallettaro”. Gianpiero Arbino tiene a precisare che ci ha creduto sempre in lui anche quando non ci credeva nessuno. Oggi si può dire che Gipo ha vinto la sua scommessa ma la strada è ancora lunga, Lorenzo, 23 anni, è entrato in Top 100.

sonego

Lorenzo ha attirato le attenzioni del pubblico italiano mettendosi in mostra per ottime prestazioni al primo torneo del Grande Slam dell’anno , gli Australian Open, entrando nel Main draw e vincendo il primo turno contro Robin Haase (attuale N°44 del ranking mondiale). Al Masters 1000 di Roma ha fatto bene vincendo al primo turno contro Adrian Mannarino (attuale N°32 del ranking mondiale) per poi confermarsi nell’ultimo Slam dell’anno, gli US Open, vincendo contro Gilles Muller in una grande partita finita al quinto set. È grazie al Challenger di Genova, che entra in Top 100, vincendo al primo turno agevolmente contro Stéphane Robert, agli ottavi batte il russo Alexey Vatutin al terzo, dove poi verrà sconfitto al Challenger di Stettino, ai quarti trionfa al terzo contro il polacco Hurkacz, arriva così in semifinale, contro l’argentino Delbonis, partiva sicuramente da sfavorito, nonostante tutto fa suo il match con un parziale di 7/5 6/3. Arriva così in finale vincendo contro Dustin Brown, superandolo agevolmente con un parziale di 6/2 6/1, svolgendo così un torneo perfetto.

È sicuramente il miglior momento per il tennis italiano, che dopo un brutto periodo buio, con pochi talenti, si rivede la luce con ragazzi promettenti quali Sonego, Matteo Berrettini, 22 anni e N°59 del ranking mondiale e Lorenzo Musetti il 16enne di Carrara scoperto da Filippo Volandri, fresco finalista degli US Open Junior. Il nostro augurio è che questi talenti siano duraturi nel tempo, indubbiamente arriveranno tante soddisfazioni da questi ragazzi che hanno davanti a loro un futuro luminoso.

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