Il master 1000 Combined di Cincinnati è stato probabilmente il torneo più imprevedibile di tutta la stagione di tennis. Quasi nessuno avrebbe scommesso un euro sulla francese Caroline Garcia sabato 13 agosto, quando nel match di primo turno di qualificazione contro la connazionale Parry era sotto di un set. Eppure sette partite dopo la francese era ancora imbattuta conquistando quattro match al terzo set e battendo la numero 4, 6 e 7 del seeding.
Forse ancora meno esperti avrebbero puntato i loro risparmi su Borna Coric: il tennista croato ha raggiunto la posizione numero 12 nel 2018, ma da lì in poi è stato condizionato da vari problemi fisici, su tutti quello alla spalla. In virtù dei risultati raggiunti negli anni passati e degli infortuni che lo hanno tenuto fermo a lungo, da inizio anno partecipa ai principali tornei grazie al ranking protetto. A parte il successo nel Challenger di Parma a metà giugno, i risultati non sono stati dei migliori e il croato quest’anno aveva vinto una sola partita sul cemento prima di questa settimana, contro Verdasco a Miami. Considerando un eventuale secondo turno con Nadal e gli altri nomi presenti nel tabellone, per Coric sembrava già un buon risultato superare Lorenzo Musetti al primo turno.
Tuttavia il croato aveva obbiettivi differenti e dopo aver eliminato in due set l’italiano, ha superato in tre set Nadal e poi, sempre in due set, ha avuto la meglio di tre teste di serie: Bautista-Agut, Auger- Aliassime e Norrie.
In finale, contrapposto a Tsitsipas, non è certamente partito con i favori del pronostico: l’inizio è stato tutto a favore del greco che ha concesso solo 2 punti all’avversario nei primi tre game fino a salire sul 4-1. Coric ha però reagito e nel settimo game al terzo tentativo è arrivato il controbreak. Il primo set si è concluso al tie-break dove solo un giocatore si è presentato in campo: il greco ha lasciato andare un paio di colpi buoni dell’avversario mentre Coric è stato perfetto concludendo con un perentorio 7-0. Tsitsipas ha progressivamente perso il controllo della partita, commettendo errori gravi ed andando a rete non sempre in modo impeccabile: dal canto suo il croato ha sbagliato pochissimo, vincendo grandi punti in difesa e servendo con grande continuità. Sempre al terzo tentativo, come nel primo set, Coric strappa il servizio all’avversario nel sesto gioco del secondo set salendo successivamente sul 5-2. A quel punto Tstitsipas ha definitivamente mollato consegnando con l’ennessimo errore il successo a Coric. Per il 25enne si tratta del primo Master 1000 della carriera e certamente il successo più importante per un ragazzo che da teenager era considerando un possibile vincitore slam. A causa degli infortuni occupava la posizione nunmero 152 del ranking a inizio settimana diventando il giocatore con la classifica più alta ad aver mai vinto un ATP 1000.
Tornando invece al campo femminile, avevamo lasciato una Caroline Garcia che, dopo aver superato le qualificazioni ha battuto tre top ten, ovvero Sakkari Pegula e Sabalenka. La francese in finale aveva di fronte l’esperta Petra Kvitova in un match sulla carta equilibrato; tuttavia in entrambi i parziali Garcia è partita con un break di vantaggio e nel primo si è portata sul 3-0 pesante. Il risultato finale è presto detto poichè la francese non ha mai perso la battuta e si è dunque aggiudicata la sfida 6-2 6-4. Il punteggio finale non rende giustizia però al gioco espresso in campo, infatti Kvitova ha vinto solo otto punti in meno rispetto all’avversaria ed è riuscita a procurarsi ben 8 palle break. La statistica riguardante le palle break è proprio il punto chiave del match con una Garcia molto più cinica nei momenti decisivi (3 break su 4 occasioni) rispetto alla ceca che si è procurata più opportunità ma non è stata in grado di convertirne nessuna.
Storie diverse dal medesimo epilogo per due atleti che potrebbero trovare dall’Ohio un nuovo punto di partenza per riavvicinare le posizioni del loro best ranking che entrambi occupavano nel 2018.