Melania Delai: il bilancio della stagione trascorsa e uno sguardo al futuro

Abbiamo incontrato nuovamente Melania Delai, promessa del panorama tennistico azzurro femminile e abbiamo fatto il punto su questa stagione che volge al termine.

Manca poco alla fine di questo anno particolare, abbiamo raggiunto Melania Delai giovane promessa del nostro panorama tennistico, che come sempre si è resa disponibile per fare una chiaccherata con noi di TennisCircus e stilare un bilancio di questa stagione.

Per chi non la conoscesse, Melania è una tennista classe 2002, nata a Trento che quest’anno ha fatto le sue prime apparizioni a livello WTA, ma di questo ne parliamo nell’articolo.

-Ciao Melania, siamo alla fine di una anno complicato, ora un po’ di riposo (immagino), poi si pensa alla prossima stagione sperando si torni al più presto alla normalità. Com’è organizzato il tuo tempo ora? Quando ricominci gli allenamenti e dove?

Ciao Alex sono appena tornata da 5 settimane in Grecia, dove ho voluto fare un’esperienza mai fatta; ossia di fare una trasferta lunga nello stesso posto. Era anche un modo di competere rimanendo un po’ fuori dai problemi di zone rosse/gialle/arancioni e problemi vari già ben troppo noti. Ho ripreso ad allenarmi giovedì a Vicenza.

-Nonostante le difficoltà legate al Covid sei contenta di com’è andata la tua stagione?

Sì, è stata una stagione davvero atipica e molto difficile; però non mi lamento io mi ritengo abbastanza soddisfatta 

2020 AUSTRALIAN OPEN
Melania Delai (ITA)
Photo © Ray Giubilo

-Agli AO sei uscita sconfitta con la vincitrice del torneo in un match tiratissimo, poi lo stop. E’ stato comunque l’anno delle prime volte, il WTA di Palermo, Roma, raccontaci un pò com’è stato. Partiamo da Palermo.

Eh sì il match degli AO lo ricordo fin troppo bene ahimè… tre match point ! Esatto è stato l’anno delle prime volte, delle emozioni grandi. Palermo il mio primo WTA con una WC  della Federazione anche abbastanza inaspettata e ho giocato in serale, anzi notturna un grande match con la Bolsova esprimendo un ottimo tennis.  La situazione comunque era anche a Palermo abbastanza difficile perché con il COVID c’erano delle linee guida da seguire abbastanza severe, però è stato bellissimo avere, anche se poco, pubblico , che tifava per me.  La partita è stata davvero bella, non ho mai pensato un momento a chi avevo davanti ho giocato e basta.

Ho due episodi carini da raccontare extra campo: sono arrivata in Hotel e un mio tifoso mi aveva fatto mandare una torta setteveli in camera con dedica; devo dire una sorpresa graditissima e aggiungo anche buonissima; poi ho avuto anche un’altra persona, sempre mio tifoso, (ora è nata una bellissima amicizia) che mi ha riempito di cannoli siciliani e la sconfitta è apparsa decisamente meno aspra. 

Direi che il piacere del cibo sia sempre un bel modo per alleviare i “dispiaceri”. Poi la bella esperienza di Roma con la corsa al foro per poter esser presente, Raccontaci.

Roma è Roma anche senza pubblico è una location emozionante. Avevo appena perso, giocando anche non benissimo, a Tarvisio, ed ero in doccia con l’idea che io ed Alessandro avremmo preso la funivia per andare su un monte che ci avevano detto era da vedere, e sentivo bussare insistentemente alla porta. Ti dirò che ero anche un po’ infastidita; mi sono messa l’ accappatoio e ho aperto. Era Alessandro che mi diceva che lo aveva chiamato la capitana di Fed Cup Tathiana Garbin e gli aveva detto che entro le 18 saremmo dovuti essere a Roma e già con tampone fatto, perché se entrava in quali Gatto Monticone avrei potuto giocare. Perciò vestita in tempo zero, e Alessandro (che notoriamente non corre in macchina) a super velocità verso casa, cambio bagaglio in 4 minuti e via verso l’aeroporto. Abbiamo preso il volo per miracolo. E da qui è iniziata l’avventura. Tathiana, Vittorio Magnelli e Alessandro erano seduti a guardare il match. Il sorteggio sicuramente non era stato proprio fortunato: la Hibino che era 68 o 70 WTA ma anche questa volta mi ero imposta: entro gioco e non penso e infatti è andata bene. Una felicità difficile da descrivere. La prima top 100 battuta. 

 

Per la cronaca Melania ha giocato un gran match con la Hibino attualmente n°72, poi è uscita di scena il turno successivo contro Kaja Juvan, dimostrando comunque di che pasta è fatta.

-Anche in questa stagione hai dedicato parecchio spazio al doppio, con ottimi risultati, se non sbaglio 3 finali e 1 semifinale. Particolarità interessante che nel corso della stagione hai cambiato compagna, Lisa Pigato, poi Dalila Spiteri e Martina Colmegna, ma hai ottenuto ottimi piazzamenti indice che è una specialità in cui ti trovi bene. La prossima stagione pensi di dedicare sempre ampio spazio al doppio o punterai più al singolare?

Con Lisa abbiamo giocato vari tornei e ci troviamo molto bene, poi ho giocato con Dalila, che conoscevo ma non avevamo mai giocato insieme, ci siamo divertite  e infine con Martina Colmegna con cui abbiamo trovato subito grande feeling. Mi piace giocare il doppio, mi diverte e sicuramente impari molto nelle giocate a rete e poi a me piace molto lo spirito di squadra. Onestamente della prossima stagione ancora non abbiamo parlato, ma il doppio, se è possibile, continuerò a giocarlo ma l’attenzione sarà più al singolo sicuramente .

-Visto che parliamo della prossima stagione, hai già una sorta di programmazione?

No, non abbiamo ancora deciso nulla. Finchè non escono calendari e finchè la situazione sanitaria rimane così critica è difficile fare una previsione.

-In questa stagione hai avuto modo di lavorare anche con Roberta Vinci, e ogni volta che ci siamo sentiti quest’anno me ne hai sempre parlato con grande entusiasmo.

Ho lavorato alcune settimane con Roberta e sicuramente avere una giocatrice di quel calibro vicino è stato bello e stimolante.  E’ nata comunque una bellissima amicizia fatta di stima e complicità. I suoi consigli sono sempre stati preziosi.  Per me era comunque complesso andare spesso a Milano e anche troppo oneroso e perciò non era possibile avere un percorso continuativo, come volevo io e il mio staff. 

La ringrazio tantissimo di tutto ma lei sa…

-E’ recente anche la notizia che anche Massimo Sartori, coach di Marco Cecchinato, è entrato nel gruppo di lavoro.. Com’è nata la collaborazione e come si svolge.

Massimo conosce Alessandro da anni e mi ha vista crescere. Ci incontravamo in estate a Jesolo quando veniva con Andreas Seppi e Stefano Rodighiero gli faceva da sparring, poi circa 4 mesi fa se non ricordo male, ci siamo ritrovati a Vicenza, dove io mi alleno da qualche anno,  e lui stava partendo con il progetto della sua nuova accademia la Horizo. Ho giocato tante volte con i suoi giocatori e da lì è partita da lui l’idea di darmi una mano a salire.  Abbiamo poi approfondito ed è nato il team mio attuale. Massimo mi è piaciuto molto, è stato molto chiaro, trasparente sia sugli obiettivi, che sul tempo che sul lavoro da fare. Mi sono subita sentita al sicuro e mi sento in ottime mani; quella sensazione di fiducia reciproca che mette carica. La sua parola chiave è stata “semplicità” con lavoro, dedizione e impegno e mi ci sono ritrovata subito. Anche caratterialmente, essendo io una che parla poco, ci siamo trovati subito, perché è riuscito a farmi aprire sempre con il sorriso e la battuta pronta. Massimo guiderà la mia “barca” si sono aggiunti Nicola Ceragioli, Stefano Rodighiero e Massimiliano Pinducciu; oltre ovviamente al Bertoldo e al “big” Massimo Todeschi.   L’idea poi di avere una “casa” fissa mi è piaciuta tantissimo. Horizon ha tanti giovani promettenti e il grande Cecchinato. Sono organizzati benissimo e il mio progetto è individuale.  Sono onorata e orgogliosa che lui creda nelle mie potenzialità e perciò abbiamo subito iniziato a lavorare sodo. 

Sono convinto che ci siano i presupposti per far bene, conoscendo il tuo staff e il suo (solo di fama) e ce lo auguriamo tutti.

TC VICENZA
HORIZON Tennis Home
Photo © RAY GIUBILO

-Non solo team, ma anche un cambio di attrezzo in questa stagione, con il passaggio da Head a Wilson, che vantaggi ha portato al tuo gioco questo cambio?

Anche con Head mi ero trovata bene, ma negli anni precedenti avevo giocato con Wilson e avevo voglia di cambiare e di riprovare. Wilson mi sto trovando bene, proprio in questi giorni proverò anche la racchetta che mi accompagnerà nel 2021. I vantaggi sono che la sento più mia, la manovro meglio e la palla corre di più. (non me ne voglia la Head).

-Torniamo un attimo a Roma, nonostante non ci fosse il pubblico, che atmosfera si respira sui campi del foro? Con chi ti sei allenata in quei giorni?

È difficile descrivere a parole cosa si prova a calpestare i campi del Foro. Ho avuto l’occasione di giocare tutte le prove del Grande Slam e appena metti piede in una struttura del genere, da piccola sognatrice, ti si illuminano gli occhi. Però comunque sono sempre state esperienze Junior.

Il foro è stato completamente diverso. Mi ricordo il primo giorno, subito dopo l’esito del tampone, io e Alessandro siamo andati velocissimi ai campi, abbiamo fatto un po’ tutto di fretta. Mi ero organizzata per allenarmi con Luda Samsonova la sera prima; tra uno scambio e l’altro mi guardavo un po’ intorno e ancora dovevo realizzare a pieno che il giorno dopo avrei giocato la mia prima partita al Foro Italico. Io e Ale prima di ogni partita, ridendo, ci diciamo sempre: “Ave Cesare, morituri te salutant”, ma quella volta era diverso, poco dopo mi abbracciò e mi disse “Ricordati che sei forte. Goditela e lotta fino alla fine. Ti voglio bene.” 

Dopo il match point vinto, sono andata ad abbracciarlo e sono scappate due lacrime, anche se lui un po’ le ha nascoste. 

La partita dopo sul Pietrangeli. Uno dei campi che sogna di giocarci qualsiasi giocatore. 

Essendo rimasta 4 giorni, mi sono allenata con le italiane, Luda, appunto e Elisabetta Cocciaretto che mi ha scaldata prima del match contro la Juvan. A fine torneo mi sono goduta ogni secondo a pieno. 

L’ultimo giorno sono andata sul centrale, fatto tutti gli scalini, fino ad arrivare al posto più in alto, mi sono seduta lì e ci sono rimasta per un pochino.

 La strada è lunga, ma da lassù.. cavolo come si vede bene!

E’ già emozionante per me che sono solo un appassionato quando mi siedo su quelle tribune, immagino giocarci, beh ricordati di me il prossimo anno quando sarai là..ah ah

-Le belle prestazioni a Palermo e Roma hanno acceso su di te parecchi riflettori e tanti si son accorti di te,( discorso che non vale per noi di Tennis Circus (eh eh; con un’accresciuta notorietà sono arrivati anche però i classici haters, come reagisci ai “leoni da tastiera”?

Tasto dolente. Allora nel mondo del tennis ci sono due tipi di haters: gli scommettitori che ti insultano ogni due per tre se perdi o vinci contro pronostico e sinceramente di quelli mi preoccupo zero. Li blocco  e basta. Gli altri haters invece certe volte fanno anche paura. Io sinceramente ne ho uno che scrive su di me spesso e mi diffama ma non mi ha mai conosciuta e nemmeno mai vista. Racconta storie su di me e sulla mia famiglia pesanti Ha due tre seguaci che alimentano (ma anche quelli sono stati segnalati) anche inimicizie inesistenti tra noi giocatrici e che non sopportano che abbia sponsor o tante persone che mi vogliono bene e mi seguono. Io mi sono tutelata. Segnalo sempre alla polizia postale quando esagerano; non tanto perché gli facciano qualcosa, ma perché è giusto che le autorità competenti sappiano e vedano cosa scrive. Il mio pensiero? Ti confesso che proprio questa persona inizialmente mi faceva paura, perché era ed è ossessivo ora invece mi piacerebbe conoscerlo per capire da dove nasce tutto questo odio ma soprattutto anche per vedere se avrebbe il coraggio di dirmi le stesse cose in faccia . Poi io penso che chi scrive e diffama qualsiasi sportivo sicuramente non abbia mai praticato sport e non abbia una vita soddisfacente  Tu sai comunque a chi mi riferisco.

So bene di chi parli, e conosco bene anche le altre categorie, purtroppo spesso si parla di gente che non ha idea di cosa sia scendere in campo.

W15 CORDENONS (ITA)
Melania Delai (ITA)
Photo © Ray Giubilo

-In una stagione segnata dal Covid, ho avuto l’impressione che ci fosse un occhio di riguardo per la tutela degli atleti maschili e meno per il circuito femminile. Dalila Spiteri in un’intervista ha confermato la mia ipotesi, tu cosa ci puoi dire a riguardo?

Sono pienamente d’accordo con Dalila. Hanno fatto tantissime competizioni maschili anche in Italia, e pochissime femminili. Siamo state costrette tutte ad andare chi in Turchia, chi in Egitto ecc a giocare 15000 che avevano livello molto alto, perché non essendoci tornei gravitavano tutte là. Basta vedere la entry list di Selva di Val Gardena altissima. Confido che nel 2021 abbiano un occhio di riguardo anche al femminile. Speriamo.

-Siamo quasi alla fine, qualche domanda fuori dal tennis, come passerai le festività Natalizie? Anche se non abbiamo molte opzioni praticabili…

Io amo l’atmosfera natalizia, mi piace l’albero, mi piace il calore casalingo e le amicizie più care vicine. Ho sempre trascorso il Natale a casa con mia mamma, mia sorella, Alessandro e una coppia di amici con una bimba piccola. Sarà così anche quest’anno sperando che loro possano venire a cena da noi. 

 

-Roberta Vinci, Massimo Sartori, due nomi importanti che hanno scelto di collaborare con te per via del tuo potenziale ma sappiamo benissimo che il vero motivo è per poter godere delle “Perle del Bertoldero”, pensi di raccoglierle in un libro? per chi non lo facesse già consiglio di seguire l’Instagram di Melania per poterle vedere.

Le perle del Bertoldo sono un must ! ahah e che non le metto proprio tutte. Alessandro ogni tanto esce con delle cose che fanno troppo ridere. Un libro no ma continuerò a raccoglierle e a diffonderle.

Si continua perché è importante che i posteri abbiano la fortuna di attingere a queste perle.

– Ultima domanda…..patente?

Al mio 18esimo Alessandro mi ha regalato il corso per fare la patente. Stò studiando e facendo i test ma quelli con le macchinine noooooo sono un disastro ahaha.

E con questa domanda si conclude la nostra chiaccherata, ahimè virtuale, con Melania Delai che ringrazio a nome mio e della redazione di Tennis Circus.

Le foto dell’articolo sono di Ray Giubilo, fotografo di fama internazionale, conosciutissimo nel panorama tennistico che ho avuto il piacere di intervistare su queste pagine lo scorso anno.

Melania ci tiene a ringraziare un pò di persone prima di chiudere l’intervista.

“Un grazie a Ray che mi segue e che mi regala scatti favolosi. Tutti i miei sponsor che mi sostengono, la Federazione Italiana Tennis che mi supporta e che crede in me, il mio team “storico” da Coach Alessandro Bertoldero al mitico Massimo Todeschi super preparatore atletico.Un particolare grazie a tutti i  tifosi che mi mostrano il loro affetto costantemente e che mi infondono una carica extra ad ogni torneo. Un saluto speciale anche ad Alessia Gervasio, una giovane tennista con cui ho instaurato una bella amicizia e a cui auguro un roseo futuro. Ultimo, ma non per importanza, un ringraziamento a mia mamma Monica che si fa un mazzo enorme per seguirmi e che mi sostiene in tutto.”

La ringrazio nuovamente, io sono di parte vista l’amicizia che ci lega, la conosco già da qualche anno e ogni volta che la incontro la prima bella impressione che ho avuto viene confermata.

Vi invito a seguire la pagina di Melania e i suoi canali social per rimanere informati sulla sua stagione sperando che anche voi, come me possiate appassionarvi a lei e sostenere uno dei giovani talenti del nostro panorama sportivo.

 

 

 

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