Nadal: “L’importante per me è vincere, non m’interessa come”

Il tennista spagnolo è stato il primo ad inaugurare la sala conferenze dell'ormai imminente nuova edizione di Wimbledon, parlando delle sue sensazioni sui campi d'erba, dell'assegnazione delle teste di serie e del ritorno di Andy Murray.

Manca davvero poco all’inizio dei Championships, e i migliori tennisti del mondo si trovano già tutti a Londra per acquisire confidenza con i campi dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club; tra un allenamento e l’altro, tuttavia, Rafa Nadal è stato il primo ad inaugurare la sala conferenze di questa nuova edizione: lo spagnolo, qui vincitore due volte (2008, 2010) ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti che riportiamo di seguito.

Inizialmente, è stato chiesto a Rafa di raccontare la sua esperienza ad Hurlingham, dove ha disputato due match d’esibizione contro Cilic e Pouille, perdendo in entrambi i casi: “Ad Hurlingham non ho giocato male, ma i miei avversari avevano già disputato alcuni match su questa superficie, dunque erano più competitivi. Il mio obiettivo adesso è il primo round contro Sugita, vedremo se sarò capace di vincere l’incontro“.

Successivamente il maiorchino ha ancora una volta parlato dell’assegnazione delle teste di serie che, come ben sappiamo, adotta dei criteri diversi rispetto a quelli degli altri tornei del circuito: “Rispetto tutte le situazioni, il problema è nell’ATP. L’ATP offre 2000 punti per questo evento e gli consente di fare ciò che vuole, è qualcosa che non capisco. Vengo qui per giocare a tennis, per me l’obiettivo è sempre lo stesso, non mi importa se sono seconda o terza teste di serie, anche se ovviamente può creare un impatto sulle classifiche di fine anno, sia per me che per il resto. La stagione non si disputa solo sull’erba, tutti i giocatori lavorano duramente ogni settimana, poi arrivano qui e, a causa di ciò, è possibile trovarsi in un quarto di tabellone più difficile. Non é né giusto né ingiusto, sono le regole di Wimbledon, ma non per questo devo condividerle. Rispetto comunque molto il torneo, rispetto la sua storia e capisco che vedono lo sport da un’altra prospettiva“.

Riguardo l’importanza di superare la prima settimana: “Nell’edizione del 2010 riuscii a vincere dopo aver rischiato molto nei primi turni. A volte ciò aiuta, specialmente durante il torneo, dove arrivi senza aver giocato troppo prima su questa superficie. L’unica cosa che conta davvero è vincere le partite, non importa come, o il punteggio. Nella mia situazione, ogni ora e ogni partita che gioco aiuta molto per la fiducia. Essendo una superficie diversa, ho bisogno di passare più tempo in pista, migliorare ogni giorno. Martedì sarà la mia prima partita, sarà difficile perché Sugita ha già vinto tre partite qui“.

Riguardo l’eventualità di un secondo turno contro Nick Kyrgios: “Non voglio soffermarmi a parlare di Nick dal momento in cui devo prima pensare al match contro Sugita. Ogni incontro ha le sue difficoltà. Se riuscirò a vincerlo, e Nick riuscirà a vincere il suo, allora lì potrete farmi domande su di lui“.

Infine il pluricampione Slam ha commentato il ritorno di Andy Murray: “Tutti dovrebbero essere felici di rivederlo, è uno dei giocatori più importanti del nostro sport negli ultimi dieci anni. Ogni volta che recuperiamo giocatori come questo è una buona notizia, la cosa più importante è vederlo felice e che possa continuare a giocare. Spero riesca a tornare a competere anche in singolo“.

 

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