Pagelle ATP 2021: com’è il bilancio a fine anno?

La fine dell’anno è ormai alle porte, tutte le gare ufficiali del circuito maschile 2021 si sono concluse con la finale di Coppa Davis vinta dalla Russia. È quindi il momento di tirare una riga e fare le somme di quella che è stata la seconda stagione più strana e particolare della storia recente del tennis. Il 2021 è stato caratterizzato da bolle covid, ridefinizioni del calendario (tournée asiatica cancellata) e pubblico a volte presente, a volte solo parzialmente e alcune volte addirittura assente.

Nonostante tutte queste “stranezze”, questa stagione ha un grandissimo profumo di normalità; dopo ciò che è successo nel 2020, un calendario quasi completo, che ha visto disputare tutti gli Slam e 8 Masters 1000 su 9 (solo Shanghai è stato cancellato, mentre Indian Wells è stato disputato ad ottobre) è stata una manna dal cielo per noi tutti appassionati di tennis.

Ecco quindi le pagelle ATP della stagione 2021.

Novak Djokovic: 9,5

È arrivato a soli 3 set dal Grande Slam. Basterebbe solo questo a giustificare il voto che, anzi, risulta deficitario. Perché in una qualsiasi stagione, qualsiasi giocatore con uno score Slam di 27 vittorie ed una sola sconfitta avrebbe preso 10 di diritto. Ma questa volta, per come è arrivato il risultato, la perfezione non c’è. Il fatto che abbia dominato in Australia, abbia detronizzato il King of Clay a casa sua, l’aver interrotto il sogno del nostro Berrettini all’All England Club e l’essere arrivato in finale a Flushing Meadows avevano fatto pensare a tutti che ce l’avrebbe fatta: ma sul più bello, la pressione è diventata troppa e così Medvedev si è portato a casa il primo Slam in carriera, con un triplo 6-4. A incidere sul mezzo voto in meno, anche il crollo psicologico nella semifinale delle Olimpiadi con Zverev. (Quasi) PERFETTO

Daniil Medvedev: 9

Grande stagione quella del russo: è il primo uomo al mondo diverso dai Fab Four, dal 24 luglio 2005, a raggiungere la seconda posizione del ranking ATP. L’ultimo a farcela era Lleyton Hewitt, che in realtà in precedenza era stato anche numero 1. Daniil ottiene i migliori risultati in carriera in tutti e 4 gli Slam: finale a Melbourne, quarti a Parigi, quarto turno a Londra e vittoria a New York. Inoltre aggiunge alla collezione anche i 250 di Marsiglia e Mallorca oltre al Masters 1000 del Canada. Perde in finale contro Zverev alle Finals dopo 9 vittorie consecutive (l’ultima sconfitta nel torneo di fine anno risaliva al 2019 ed era arrivata sempre contro il tedesco). SOLIDO

Alexander Zverev: 8,5

Un anno di ripresa per il giovane tedesco. Ora manca solo lo Slam per coronare quello che a tutti gli effetti potrà essere uno dei dominatori del circuito ATP nei prossimi anni, visto anche la sua completezza su tutte le superfici. Diventa campione olimpico e maestro di fine anno (per la seconda volta). Oltre a ciò conquista anche due 1000 (Madrid e Cincinnati) e due 500 (Acapulco e Vienna). Si ritrova mentalmente dopo il difficile biennio 2019/2020. Attualmente nei tornei 2 su 3 è un big a tutti gli effetti e può battere chiunque. Tuttavia, se manterrà la forma fisica e mentale con le quali ha concluso il 2021, potrebbe partire tra i favoriti per Melbourne. RITROVATO

Matteo Berrettini: 8,5

Magnifica l’annata di Berrettini. Nonostante l’infortunio di inizio anno che gli ha precluso la possibilità di giocare gli ottavi di finale degli AO contro Tsitsipas e gli ha fatto saltare tutta la prima parte di stagione, si è ripreso, eccome se si è ripreso. Ha raggiunto la finale a Madrid, persa in tre set contro Zverev, poi i quarti al Roland Garros. Su erba esprime il suo miglior gioco: vince il primo ATP 500 in carriera al Queen’s e diventa il primo italiano di sempre a raggiungere la finale a Wimbledon. Anche agli US Open fa bene e raggiunge i quarti di finale. In tutti e tre gli Slam di quest’anno (AO esclusi per l’infortunio), Matteo si è arreso solamente a Djokovic tutte e tre le volte in 4 set. Peccato per le mancate Olimpiadi e il finale di stagione, che lo ha visto ritirarsi durante il suo primo match alle Finals di Torino dopo il primo set perso contro Zverev. LEGGENDARIO

Jannik Sinner: 8

Stagione straordinaria quella dell’altoatesino che porta a casa 4 tornei, tra cui il primo ATP 500 a Washington. Vince anche Melbourne, Sofia ed Anversa. Raggiunge la top 10 ed è la prima riserva alle ATP Finals di Torino, dove poi sostituirà l’infortunato Berrettini e vincerà contro Hurkacz all’esordio. Grazie a questa vittoria, chiude anche l’anno in top 10. Peccato per la sconfitta in finale a Miami, sempre con il polacco, e per alcune uscite un po’ a vuoto durante l’anno, che hanno reso le sue prestazioni un poco discontinue. ASTRO NASCENTE

Stefanos Tsitsipas: 6

Il voto è forse più basso di quanto si sarebbe meritato. Ma dal greco ci si aspettava di più. Arriva in semifinale in Australia, rimontando 2 set a Nadal (è il secondo nella storia a riuscirci, dopo Fognini agli US Open 2015). Successivamente gioca la stagione su terra vincendo il suo primo 1000 (Montecarlo) e arrivando ad un set dalla vittoria del Roland Garros. Portatosi in vantaggio di 2 set in finale contro Djokovic, subisce una clamorosa rimonta (neanche poi così tanto clamorosa alla fin fine, stiamo pur sempre parlando di Novak Djokovic). Da quel match perso, un’involuzione totale del greco che perde al primo turno a Wimbledon contro Tiafoe e al terzo agli US Open contro Alcaraz. ALTALENANTE

Rafael Nadal: 5

Sarebbe un s.v. visto che ha saltato praticamente mezza stagione. Però nella metà che ha giocato, sono arrivati dei risultati sottotono: la sconfitta agli AO con Tsitsipas da 2 set a zero avanti e soprattutto la sconfitta in 4 set in semifinale a Parigi contro Djokovic, gridano vendetta. In un anno storto riesce comunque a vincere il  torneo di Roma. Ma l’impressione è che purtroppo stia esaurendo il carburante, soprattutto nei match al meglio dei 5 set. SCARICO

Roger Federer: s.v.


Troppo poche le partite giocate dal campione svizzero affinché si possa dargli un voto. Il pesante infortunio lo ha condizionato non poco. Nonostante ciò è riuscito comunque a raggiungere i quarti di finale a Wimbledon.

Altri voti:
Andrey Rublev: 6,5
Casper Ruud: 8
Hubert Hurkacz: 7,5
Cameron Norrie: 7
Lorenzo
Sonego: 7
Fabio
Fognini: 5,5
Lorenzo
Musetti: 6,5

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