L’altro ieri si è conclusa la 134esima edizione dei Championships, uno dei tornei più prestigiosi, se non il più prestigioso, della storia del tennis. A vincere il torneo maschile, come probabilmente saprete già, è stato Novak Djokovic, ai danni del nostro Matteo Berrettini (se foste persi l’articolo sulla finale basta cliccare su questo link https://www.tenniscircus.com/wimbledon/troppo-djokovic-per-matteo-nole-vince-lo-slam-numero-20/ ).
Qui di seguito ripercorreremo ciò che è successo durante le due settimane del torneo con il pagellone di Wimbledon.
Novak Djokovic: 10
Il serbo conquista il sesto titolo a Wimbledon e il 20esimo Slam in carriera, raggiungendo così il record di Roger e Rafa. Inoltre cede solamente due set in tutto il torneo. Serve altro? INVINCIBILE
Matteo Berrettini: 9,5
Un torneo fantastico il suo, dove, partita dopo partita, ha preso confidenza con i propri mezzi e ha sempre mantenuto i pronostici. Con gli avversari più duri, come Auger Aliassime e Hurkacz (che arrivava da un 3-0 a Roger Federer), ha ceduto un set, ma ha sempre tenuto in mano la partita. In finale con Nole è partito sfavorito, ma ha dato comunque battaglia vincendo il primo set e non arrendendosi mai, se non proprio nell’ultimo game. Per chi non lo sapesse Matteo è diventato il primo italiano a superare Roger Federer nel ranking ATP dal 17 ottobre 1999, ultimo giorno in cui Laurence Tieleman e Gianluca Pozzi furono davanti a Federer nel ranking. MARTELLO
Hubert Hurkacz: 8
Vince il primo Masters 1000 a Miami. Poi sparisce. Poi si presenta a Wimbledon e raggiunge le semifinali, battendo, tra gli altri, Medvedev in 5 set e Federer in 3, rifilandogli pure un 6-0. HURKA
Denis Shapovalov: 8
Che sia arrivato il torneo della consacrazione di Shapo? Finalmente consistente, probabilmente anche grazie alla superficie, che sembra esaltarlo. Tra le sue vittime ci sono Murray, Bautista Agut e Khachanov. La partita persa in semifinale con Novak è stata molto equilibrata, nonostante il punteggio dica 3-0 per il serbo. SHAPÒ
Roger Federer: 7
Sarebbe stato più alto il voto, se non avesse perso così male ai quarti con Hurkacz. Un percorso che parte in affanno con Mannarino, ritiratosi sul punteggio di 2 set pari. Batte poi abbastanza in scioltezza gente tosta come Norrie e Sonego. Arrivare in semifinale sarebbe stato un mezzo miracolo. Non che lui non possa fare i miracoli, anzi, ci ha già dimostrato il contrario. Ma sono quasi 40 anni, vincere ad alti livelli diventa sempre più un miraggio. ANZIANOTTO
Lorenzo Sonego 6,5
Batte chi deve battere e perde con il giocatore più vincente della storia di questo torneo. Un po’ di paura reverenziale e di inesperienza non gli permettono di giocarsi al meglio la partita con Federer. COMPITINO
Daniil Medvedev 6,5
Tanti si aspettavano di più da lui, io sinceramente di meno. Riesce a rimontare con Cilic essendo sotto 2-0. Negli ottavi era avanti 2-1 con Hurkacz e l’interruzione del match per pioggia lo destabilizza, tanto da farsi rimontare il giorno seguente. DISCRETO
Alexander Zvererv 5,5
Manca l’appuntamento con i quarti, dove avrebbe incontrato comunque un ottimo Berrettini. La sconfitta con Auger-Aliassime lascia l’amaro in bocca perché la rimonta era quasi riuscita. INSUFFICIENTE
Jannik Sinner/Lorenzo Musetti: 5
Escono al primo turno rispettivamente con Fucsovics e Hurkacz. Il primo raggiunge i quarti, il secondo addirittura la semifinale, a dimostrare che comunque il sorteggio degli azzurrini non sia stato molto buono. Entrambi hanno comunque giocato una partita sottotono. SFORTUNATI
Stefanos Tsitsipas: 3
Tre, come i set giocati (male) in questo torneo. Tre, come le partite vinte in carriera a Wimbledon. Tre, come le volte (su un totale di 4 partecipazioni) in cui si è fermato al primo turno, dimostrando che questa superficie non gli va ancora a genio. Ma quest’anno poteva e doveva fare di più. FLOP