Parola ai numeri: grande crescita per il tennis italiano nell’ultimo lustro

Tra disfattisti e ‘yes man‘ ci sono di mezzo i numeri. In questo riadattamento del celebre detto popolare la sfangano i secondi, a cui supporto arrivano i numeri della Federazione di questo ultimo periodo. Numeri che confermano la crescita esponenziale del tennis italiano, non solo in campo, ma anche per quanto riguarda l’aspetto economico e di tutto l’indotto che effettivamente genera. A tessere le lodi della gestione attuale è il Sole24Ore, che in un articolo a firma Marco Bellinazzo, evidenzia il successo della politica binaghiana dell’ultimo lustro.

POCHI RISULTATI – I risultati a livello professionistico non sono certo confortanti in tal senso, visto che siamo uno dei più grandi e popolosi Paesi europei a non avere un rappresentante nelle prime 40 posizioni del ranking ATP, pardon nella quarantesima ci siamo proprio noi. Se consideriamo entrambi i movimenti le cose non vanno meglio e ancor meno se pensiamo ai risultati di Coppa Davis e Fed Cup, la prima a serio rischio retrocessione (a febbraio spareggio con l’Argentina), la seconda già da disputare nel raggruppamento cadetto. Non possiamo però, per dover di cronaca, omettere che tutti i principali indicatori dello sviluppo del movimento siano in netta crescita. A partire da SuperTennis TV e gli Internazionali di Roma. Di polemiche se ne potrebbero fare infinite, specie sulla tv della Federazione, ma non è questo il momento.

CAPITOLO INTERNAZIONALI – Il torneo romano, da molti etichettato come il quinto Slam, ha tramutato le perdite in guadagni (ben 11 milioni di euro quest’anno), arrivando a registrare il 27% di spettatori in più in 5 anni, oltre che ad attrarre maggiori investimenti da sempre più numerosi sponsor. Senza contare l’indotto generato dal torneo, tra alloggi, ristoranti, shopping, trasporto locale e intrattenimento. Con le Finals Under 21 che dal 2022 ospiterà Milano, la cosa potrà essere replicata anche nella città della Madonnina.

NUMERI DALLA FIT – Non a caso i bilanci di Federazioni e Internazionali sono andati di pari passo, con il primo che quest’anno sfiorerà il fatturato di 60 milioni, quasi il doppio rispetto al 2012. Per non parlare dell’effettivo utile, che come conferma il giornale di Confindustria, supera gli oltre 5 milioni contro gli appena 180mila euro di 4 anni fa. Cifre non sterili, se si pensa anche all’incremento dei tesserati di oltre il 150% da inizio del nuovo millennio e del 200% di tornei patrocinati dalla FIT in più. Molti potrebbero obiettare che si tratta di tornei per vecchi, ma anche stavolta i numeri del settore giovanile non sono loro di supporto. Numeri in costante crescita tra gli Under 16, che arriveranno a superare i 150mila. Merito anche delle oltre 600 Scuole tennis aperte negli ultimi 5 anni, che hanno contribuito a raccogliere sempre più capillarmente bambini che si sono affacciati a questo sport. Last but not least, il dato sulla contestata SuperTennis Tv, la televisione sportiva che non trasmette calcio più seguita, con ascolti cresciuti negli ultimi tre anni del 242 per cento.

Ci sarebbe tanto da dire anche a supporto dei detrattori dell’attuale classe dirigente, ma di fronte a questi dati, per una volta, forse è meglio complimentarsi. Non è abbastanza, beninteso, ma la strada è tracciata e percorrerla non potrà che portare benefici negli anni a venire.

Simone Marasi

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