Quando l’underdog sorprende il campione: gli upset più clamorosi del tennis al maschile e l’analogia con Rocky Balboa

Stakhovsky, Rosol, Bastl e altri. Vi parliamo oggi degli upset più clamorosi della storia del tennis al maschile, e di cosa i protagonisti hanno in comune con Rocky Balboa

[tps_title]Rosol b. Nadal 6-7 (9-11) 6-4 6-4 2-6 6-4, Wimbledon 2012, secondo turno[/tps_title]

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Ancora Wimbledon, ancora secondo turno, anno 2012. A 10 anni da quella sconfitta clamorosa di Sampras contro Bastl, Rafa Nadal, vincitore a Londra due volte, si presenta all’appuntamento in gran forma, dopo aver messo il sigillo sul suo settimo Roland Garros. Il maiorchino affronta il ceco Lukas Rosol, n. 100 del mondo e con un best ranking fino ad allora di n. 65: un impegno sulla carta agevole. Ma si capisce subito che non è una partita come le altre, perchè Rosol gioca senza paura, corre, ribatte colpo su colpo, sfodera ace e vincenti come se piovesse. Dopo aver vinto a fatica al tie-break il primo parziale, Rafa si ritrova di colpo sotto due set a uno, e fra i due ci sono anche scintille in campo. Nadal riesce a far suo il quarto set, al che viene annunciata un’interruzione di mezz’ora per chiudere il tetto dello stadio e fare in modo di concludere il match, cosa che a Nadal, terribilmente nervoso, non piace. E la pausa non sembra aiutarlo, visto che Rosol ottiene il break a inizio del quinto set e riesce a far suo l’incontro, realizzando l’impresa più importante della sua carriera!

La sconfitta di Nadal ad opera del tennista ceco fece così tanto scalpore, che l’ESPN decise anche di realizzare un breve cortometraggio sull’evento, che potete vedere qui di sotto.

In realtà Rosol non è poi così tanto sconosciuto: ha battuto Melzer al Roland Garros 2011 quando questi era n.8 del mondo, è stato n.26 del ranking ATP come miglior piazzamento, e detiene il record di durata di un match di doppio in Coppa Davis. Il ceco è inoltre noto nel circuito per i suoi atteggiamenti abbastanza antipatici in campo, tant’è vero che una volta Andy Murray gli urlò, durante un match, “non piaci a nessuno”. Tuttavia, la sua vittoria su Nadal, allorchè il ceco era n. 100 del mondo, in quell’edizione di Wimbledon, resterà sicuramente la sua impresa della vita.

5 comments
  1. Ti faccio grandissimi complimenti, Gabriele perchè hai costruito un pezzo stupendo. Il preambolo mi ha coinvolto molto: scritto in modo dinamico (ci hai messo della passione, si capisce benissimo) e prepara a meraviglia a quello che verrà dopo. Hai imbastito un bel racconto affrontando uno dei temi più affascinanti dello sport: il debole che batte il forte. E mi hai fatto ricordare cinque momenti di tennis veramente emozionanti. Leggetelo tutti, o’ utenti di Tennis Circus, perchè ne vale la pena !

    1. Nicola Vaselli grazie infinite. Hai perfettamente colto il senso del mio Pezzo, che ho scritto con molta passione, e di cui ho adorato il collegamento con Rocky balboa, la cui storia ha fatto appassionare moltissime persone proprio per quel motivo: lo sconosciuto che per una volta “is having his shot”, e lo sfrutta al meglio. Grazie davvero, il tuo commento vale più di 500 like 🙂

    2. Gabriele Congedo Grazie a te. Per età, mentalità e anche a causa del mio carattere…particolare, sono sempre stato del parere che quattro parole a commento scritte con sincerità e con spirito costruttivo e collaborativo, e che soprattutto cerchino di istaurare un dialogo tra di noi, valgano tantissimo. Sono una persona che non ama particolarmente i socials, ma mi sono deciso ad utilizzarli perchè utili, se usati con criterio, a conoscere gente che non avresti mai avuto modo di conoscere. Ecco perchè per me i likes contano quanto il due di coppe quando briscola è bastoni: cioè zero. 😉

    3. Nicola Vaselli se hai tempo, puoi cercare e leggere i miei pezzi con il ritratto di Omar camporese o di Ilie Nastase…sono sicuro apprezzerai. Se non li trovi posso mandarti il link io 🙂

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