Nadal è un giocatore finito? Niente affatto. Il maiorchino si sta allenando duramente per provare a tornare ad alti livelli nel 2017 e provare a vincere uno Slam. “Darò l’anima per essere pronto a giocarmi tutto, ho una grande determinazione”, ha rivelato Rafael Nadal.
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UN ANNO DURO – Il maiorchino, 30 anni e n. 8 del mondo, non vince uno Slam dal French Open 2014, il suo nono titolo a Parigi e il suo 14esimo in totale. A inizio anno lo spagnolo stava facendo molto bene, ma i problemi al polso gli hanno precluso la possibilità di giocarsi al meglio le sue chance a Parigi: “Purtroppo mi sono infortunato nel peggior momento possibile: stavo giocando alla grande e mi divertivo tanto in campo. E’ stato un anno duro, ma fa parte della vita. Rimango positivo e continuerò a lavorare per recuperare e tornare ad essere pronto la prossima stagione”. Del resto, sappiamo bene che il maiorchino ha dovuto convivere con infortuni durante tutta la sua carriera: “Quando ho avuto problemi al ginocchio da giovane è stata durissima: mi alzavo il mattino e mi allenavo, ma non mi divertivo. E’ dura a 30 anni così come a 20. Ora però ho un buon feeling in campo e sono motivato a tornare com’ero prima dell’ultimo infortunio”.
“L’ACCADEMIA, UN SOGNO DIVENUTO REALTÀ” – Rafa ha approfittato di questi mesi off court per fondare e inaugurare la sua accademia a Manacor: “Per me è un sogno che diventa realtà, fino a 20 anni fa qui non c’era nulla. Abbiamo lavorator duramente per tanti anni per rendere possibile questo, soprattutto mio padre, che andava ogni giorno a vedere come proseguivano i lavori. Ora siamo partiti, abbiamo alcuni ragazzi britannici molto promettenti. Se riusciremo a formare un nuovo Andy Murray? Bé, sarà molto dura, lui è straordinario. Però chissà (ride)”. Rafa ha infine parlato del ritiro, un’ipotesi per ora lontana: “Non mi ha mai spaventato l’idea di ritirarmi. Certo, amo il tennis e mi diverto ma la mia vita è molto più di questo: la mia accademia sarà una parte importante di questo futuro”.
COME MI DEFINISCO? “SEMPLICE” – Rafa si è prestato infine a un divertente botta e risposta: per lui il giocatore più divertente è Gael Monfils; la prima cosa che si è comprato con i guadagni derivanti dal tennis è una barca; si è reso conto di essere diventato un professionista “a 16 anni, quando ho cominciato a vincere le prime partite”; si definisce “semplice” e la più grande pazzia che una fan ha fatto per lui è stata quella di una maiorchina, che gli ha confidato che faceva ogni mattina 13 chilometri a piedi per raggiungere il circolo dove si allena.
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