Rafael Nadal domina e mostra i muscoli, e lo fa alla vecchia maniera, demolendo gli avversari e convincendo sempre di più. Probabilmente il cammino è stato più facile del previsto, come il suo sfidante in semifinale e in finale, ma lui c’è sempre e ne approfitta, per entrare sempre più nella storia, grazie anche ad un lavoro straordinario del suo staff ed in particolare di suo zio Toni Nadal, che ha ridato al tennista spagnolo nuova linfa per continuare a dominare.
AGGANCIO ROGER- Nadal ora è a meno tre titoli dal Roger Federer, e la domanda che tutti si fanno è se lo riuscirà ad eguagliare e a superare:” Ci sarà l’aggancio? “Ci arriveremo. Credo di si. E’ difficile, ma c’è qualche altro Roland Garros e ho fiducia che altri titoli arriveranno. E’ andata meglio di quanto ci aspettassimo, è stato un match più o meno agevole, senza molta tensione, si è solo complicato alla fine a causa del nervosismo di chiudere la partita, ma il risultato è molto netto. Era favorito e ha rispettato le aspettative. Vincere qui per la terza volta è incredibile e speciale perchè dal 2014 avevamo avuto problemi fisici e di testa. E’ la mia ultima stagione con Rafa e non c’era miglior modo per concluderla”.
MOYA E LE SUE SPERANZE- Parla anche Carlos Moya che commenta cosi la vittoria:” Pensavo per davvero che Rafa potesse fare tutto questo, è facile dirlo ora, ma onestamente a dicembre lo pensavo. Cominciare con la finale in Australia è stato decisivo, ma ero sicuro che avrebbe avuto altre possibilità di vincere Slam e di essere numero uno se avesse giocato bene. Non ha più 20 anni, ma probabilmente è più intelligente in campo. Anticipa la palla e ciò ha un ruolo importante. Col passare degli anni si interpreta meglio il gioco e si capisce dove l’avversario può colpire e dove non può. Probabilmente quando aveva 20 anni, era più veloce di ora, ma ora copre meglio il campo”. Alla domanda se riuscirà ad agganciare Federer commenta cosi:” Lo spero, ci proveremo, può ancora fare bene”. Riuscirà Rafael a compiere l’impresa?