BUONE NOTIZIE! Intervistata dal “Giornale di Sicilia”, il quotidiano del capoluogo siciliano, la tennista tarantina ha confermato i programmi per la prima parte della prossima stagione: “rispetto al passato, dice la numero 18 del mondo, non ho cambiato la programmazione dei primi mesi dell’anno. A gennaio sarò impegnata nei tornei di Brisbane, Sidney ed ovviamente a Melbourne per giocare il primo slam della stagione. A febbraio, invece, sarò a Forlì per la Fed Cup. Poi subito dopo con i tornei asiatici ed americani fino a marzo. Poi si vedrà.”
SENZA PRESSIONI. La Vinci, ormai, palermitana di adozione, non vuole troppi pesi sulle proprie spalle. Se non quelli derivanti dal massimo impegno e dal crederci fino in fondo. “Non voglio ansie, pressione e aspettative. Sono ancora tra le prime venti del mondo e mi auguro di poterci restare ancora per molto. Ha prevalso il mio amore per il tennis e la voglia di misurarmi con le più forti del mondo fino a quando il fisico e la mente reggeranno. Appena mancherà uno di questi fattori mi fermerò. Ma sento di avere ancora la voglia e l’entusiasmo di fare ancora qualcosa di buono in quella che le la cosa che mi riesce meglio. Giocare a tennis”
LA VETTA. Grazie al suo staff, nel 2015, Roberta, oramai data quasi per finita, battendo Serena Williams, ha raggiunto la finale degli Us Open, poi come sappiamo persa, nello storico derby tutto italiano, contro Flavia Pennetta. “Orgogliosa di me stessa, degli attributi che ho tirato fuori quando mi davano x finita o quando mi consigliavano di ritirarmi….un grazie ENORME va a Franci (Cinà, coach. ndr), Piero (Intile, preparatore atletico. ndr), Susi e tutto il mio team, alla mia famiglia e a tutte le persone che mi sono vicine ora e che mi sono state vicine soprattutto nei momenti difficili. Serenità!” Così commenta quei momenti dalle pagine del proprio sito web, Roberta Vinci. Quest’anno ha vinto, il suo decimo titolo WTA, a febbraio, a San Pietroburgo. E’ diventata per la prima volta la numero uno d’Italia. Ed è entrata nella top-ten del ranking WTA. Infine, ha conquistato l’accesso al masterino di fine anno. Non poco per chi, come scrive Roby, era data per finita. Ma, contrariamente a quanto si possa immaginare, come lei dichiara, non è tutto così facile. “Non sono tutte rose e fiori, grandi guadagni e vita da vip,” dice Roberta. “E’ vero che il tennis mi ha dato tanto ma si è preso altrettanto. Non ho conosciuto la vita da ragazzina e da adolescente ed ho lasciato la mia famiglia a dodici anni.”
FED CUP. Con Flavia Pennetta, Sara Errani, Francesca Schiavone, senza dimenticare anche Mara Santangelo, Roberta Vinci ha vinto quattro Fed Cup. Un ciclo incredibile! Capitanato da Corrado Barazzutti, sempre educato, sempre composto, sempre discreto. Oggi le cose sono un po cambiate. Dopo essere state la coppia numero uno del mondo, avere vinto cinque slam ed altri venti titolo, nonostante il ritorno per le olimpiadi di Rio, Roberta e Sara non giocano più il doppio in coppia. Francesca Schiavone, nonostante l’incredibile vitalità non è più quella che vinceva Roland Garros. Flavia Pennetta ha preferito chiudere in bellezza con la vittoria a New York (proprio ai danni di Roberta) e il capitano Barazzutti, nel tentativo di produrre un concreto quanto necessario rinnovamento, ha preferito lasciare spazio a Tatiana Garbin, 39 anni e ex numero 22 del mondo. “Con il ritiro di Flavia sta per chiudersi un ciclo. Con Tatiana ho un ottimo rapporto. Avrà un duro compito ma, farà bene. Conosce le giovani e con loro dovrà lavorare per realizzare un ricambio generazionale.” Il prossimo turno di Fed Cup si giocherà ai primi di febbraio contro la Slovacchia sulla terra rossa di Forlì. Un debutto importante per la compagine rosa. “Affronteremo la Cibulkova, numero 5 del mondo, e altre avversarie molto forti.” Commenta Roberta “Abbiamo scelto di giocare sulla terra, perchè è una superficie sulla quale ci sentiamo più sicure.”.
PROGRAMMI PER IL FUTURO. “Il 2017 non sarà un anno facile,” dice Roberta che, a febbraio, il 18, compirà 34 anni. Non sono pochi ma, neanche troppi per una tennista con il suo gioco. “Io ho deciso di non fissare troppi obiettivi. L’importante è la consapevolezza di avere dato il massimo.” Lei e Sara Errani, nonostante il record di cinque slam conquistati in doppio, restano le uniche a secco di slam nel singolare. Avendo vinto la Schiavone il Roland Garros e la Pennetta gli Us Open. Ed è proprio a New York che Roberta sa di avere le sue maggiori chances. “A New York mi auguro di arrivare in forma. E’ un torneo speciale che si gioca in condizioni esaltanti che mi hanno concesso una finale e tre volte i quarti.”
2 comments
In bocca al lupo!!!
forza Roberta facci sognar !!!!!!