Roger, pronto per gli US Open?

Tra esattamente una settimana avrà inizio l’ultimo slam di questo 2019: Federer è pronto per il torneo Americano?

Tra esattamente una settimana avrà inizio l’ultimo slam di questo 2019: gli US Open. L’ultima partita a livello Slam è stata la leggendaria finale tra Roger Federer e Novak Djokovic e tutti hanno ancora negli occhi i momenti drammatici ed entusiasmanti di quella storica domenica. Le aspettative sono alte, se non altissime e tutti vorremmo un’altra finale del genere. È legittimo quindi chiedersi come uno dei protagonisti di questa stagione arrivi a New York. Parliamo di Roger Federer.

Qualche numero aiuta sempre ad inquadrare il rendimento di un giocatore. In breve: 45 partite, 39 vittorie e 6 sconfitte; 3 titoli vinti: Dubai, Miami, Halle; ha fatto finale ad Indian Wells perdendo da Thiem e a Wimbledon come è noto a tutti; a livello Slam si è fermato agli ottavi in Australia contro Tsitsipas e in semifinale a Roland Garros fermato da Nadal. Un anno eccellente, soprattutto se messo in relazione agli anni, 38 da poco compiuti, e al livello di competitors molto forti. Tuttavia, gli strascichi della cocente delusione di Wimbledon sembrano aver lasciato alcune scorie sullo svizzero.

Al suo ritorno in campo, a Cincinnati, dopo un agevole primo turno contro Londero, Roger è stato letteralmente spazzato via in due set dal cavallo pazzo Rublev. Ora, può capitare uno svarione. Una giornata storta succede a tutti e la sfiga vuole che il talento russo fosse in una giornata eccellente. Però da Federer ci si aspetta il massimo sempre. E anche dagli US Open si attendono grandi cose.

Greg Rusedski, ex numero uno del tennis britannico, si è sbilanciato dichiarando ad Amazon Prime che Federer non sarebbe per nulla pronto per gli US Open. Certamente, la sconfitta con il russo e il fatto di aver giocato soltanto due partite sul cemento americano non sono a favore di Federer. Tuttavia, la storia è parzialmente a favore dello svizzero. Correva il 2008, Federer vince per l’ultima volta gli US Open dopo aver perso a Montreal e Cincinnati. Corsi e ricorsi storici. Inoltre, ogni volta che Federer è stato dato per finito, o almeno pronto per la pensione, ha chiuso la bocca a tutti con i risultati e scrivendo pagine leggendarie della storia del gioco. Ha perso da Rublev? Può capitare. Arriverà ben allenato e carico di sicuro. Dovesse fallire o uscire subito non sarebbe comunque grave. Tutto ciò che Federer sta facendo finora è molto di più di quanto tutti avremmo creduto in passato. Del resto, lo svizzero ha vinto questo torneo 5 volte, di fila. Vero, l’ultima volta era il 2008. Ma Roger conosce questi campi e ha regalato alcuni dei suoi migliori colpi e migliori momenti. Pensare che la sconfitta contro Rublev lo fermi è legittimo, ma anche ingiusto. Roger sta di sicuro lavorando per evitare di fare un’altra figuraccia del genere.

OUTFIT. Federer si presenterà anche con un look dedicato per il torneo newyorkese: divisa total black con colletto bianco. Roger ha commentato: “New York è sempre una delle mie città preferite. Volevo indossare qualcosa di brillante agli US Open e il nero è un colore forte. Si associa anche ai ricordi che ho nel giocare qui di sera sotto le luci.”

COMPETITORS. Ovviamente, non dipende solo da Federer il suo rendimento nella grande mela. In campo a New York ci saranno tutti e saranno tutti pronti a dare battaglia: un bollente Rafael Nadal, che ha mostrato poco più a nord della città che non dorme mai che lui di certo non perde mai, Novak Djokovic, vincitore di Wimbledon che si è fermato in semifinale a Cincinnati e vorrà ribadire la sua leadership (con i suoi 4000 punti di vantaggio del ranking ATP), Daniil Medvedev, il next gen del momento, fresco di best ranking e ostico su queste superfici. E tutti gli altri che cercano fama e riscatto nella città simbolo degli Stati uniti.

Se ce la fai qui, ce la puoi fare ovunque.

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