L’ex campionessa US Open Sloane Stephens oggi ha sbottato con gli organizzatori del “Brisbane International” accusandoli di aver favorito i giocatori di sesso maschile e di non aver rispettato le donne. Il torneo WTA di Brisbane si svolge infatti, contemporaneamente alla nuovissima ATP Cup maschile e di cui una tappa è proprio a Brisbane.
Il campo centrale è stato “monopolizzato” dal nuovo evento da venerdì fino a domani, quando cioè si giocheranno gli ultimi match dei Gironi e fino ad allora le partite del torneo femminile saranno relegate in un campo esterno. Mentre molte partecipanti al Wta non hanno commentato riguardo a questo trattamento un po’, diciamocelo, penalizzante, Sloane Stephens, che da quest’anno fa anche parte del consiglio della WTA, non ha taciuto
“Penso che ci sia stato così tanto entusiasmo per l’Atp Cup solo perché si tratta di un nuovo evento, non sarebbe stato male invece combinarlo col femminile, che, quest’anno poi, promette sfide interessanti” ha detto l’ex campionessa US Open”Quando si tratta top players non fa piacere essere relegati a giocare in un campo secondario. Penso che sia banalmente una questione di rispetto ”
Oltre alla numero uno al mondo Ashleigh Barty, il torneo di Brisbane ha il montepremi più ricco dei Wta australiani e vanta la presenza di sei top 10 e tre campionesse Slam Stephens, d’altro canto non sta attraversando uno dei suoi periodi migliori e in ciò che dice vi è anche un po’ di frustrazione visto che il tutto è venuto fuori dopo la sua sconfitta al primo turno contro la russa Liudmila Samsonova.
“Non hanno nemmeno preso in considerazione quello che ho detto, come sempre l’ATP ha ottenuto quello che voleva sacrificando il tennis femminile – Stephens ha aggiunto -Penso solo che gli affari sono affari e che la loro priorità era la Coppa ATP. Secondo me le cose andrebbero fatte partendo da altri principi”.