Murray: “La finale con Djokovic alle Atp Finals? Sarebbe la conclusione perfetta”

L'attuale numero uno al mondo ha superato a fatica Nishikori al termine di un match combattuto. Aumentano però le possibilità di una finalissima contro Djokovic.

Prosegue l’avanzata dei primi due del mondo alle Finals di Londra. Dopo la doppia vittoria di Djokovic contro Thiem e Raonic, è arrivato anche il bis di Andy Murray. Ma se contro Marin Cilic la partita non aveva praticamente avuto storia, contro Nishikori lo scozzese ha rischiato parecchio di capitolare. E infatti, nonostante i ventuno match di fila terminati con l’inchino al pubblico, Andy Murray non è stato per nulla contento della sua condotta di gara contro Kei Nishikori.

STANCHEZZA – Dopo tre ore e venti chiaramente la prima sensazione provata dal numero uno al mondo è la spossatezza: «Sono parecchio stanco, ma è normale. Di solito però i dolori veri li avverti il giorno successivo. Subito dopo il match mi sono fatto immediatamente un bagno ghiacciato, un bel sollievo» tuttavia «No, non sono per niente contento. Lui ha mosso la palla benissimo, nel primo set e all’inizio del secondo ha comandato quasi tutti gli scambi, non riuscivo a prendere il comando dello scambio. Poi, nel terzo set, finalmente mi sono sentito meglio, sono riuscito ad andare avanti subito e, in pochissimo, mi sono ritrovato avanti 5-1. Lui ha provato a rientrare, ma sono riuscito a chiuderla 6-4. Poteva tranquillamente vincerla lui, e non ci sarebbe stato nulla da recriminare. È stato frustrante nei primi due set, non colpivo la palla come volevo». Non è però tutto da buttare «Se avessi giocato anche il secondo set come il primo, avrei perso. Sono riuscito a modificare il mio approccio alla partita e di questo sono contento: se sei un top player devi essere in grado di effettuare aggiustamenti, questo è un lato molto positivo» ha dichiarato lo scozzese al termine del match.

Murray

FINALE PER IL NUMERO UNO – E mentre l’ultimo torneo dell’anno procede, sia Andy che Nole sono in testa al proprio girone. Djokovic dovrebbe incrociarsi con lo Nishikori, dato come favorito contro Marin Cilic, anche se con la condizione fisica del giapponese non si può mai scherzare. Dall’altra parte Murray se la vedrà col vincitore di Raonic – Thiem, match paragonabile ad un vero e proprio quarto di finale. Probabile quindi una finale all’ultimo sangue tra i primi due al mondo il cui premio, oltre al torneo stesso, potrebbe essere il posto di numero uno al mondo al termine della stagione 2016: «due vittorie significano 400 punti in classifica, bene così. Ora mi concentro partita dopo partita e non voglio pensare a cosa potrebbe succedere più in là, voglio vincere ogni match per rendere più difficile a Nole di sorpassarmi. Finale con lui? È innegabile che una finale a Londra, nel match finale dell’ultimo torneo dell’anno, sarebbe la conclusione dell’anno perfetta per tutti, organizzatori e tifosi. Anche per noi sarebbe indubbiamente una sensazione incredibile». Nel mentre però Murray dovrà portare a casa il match contro Wawrinka, e non è certamente impresa facile. Un’eventuale sconfitta, anche se difficile, darebbe maggiori chance a Djokovic di riconquistare la prima piazza nel ranking, rimettendo al contempo in carreggiata lo svizzero per il secondo posto. Nell’altro girone il serbo non dovrebbe avere problemi nel regolare la gloriosa comparsata di Goffin, sostituto dell’infortunato Monfils. L’appuntamento è quindi per le semifinali.

Giovanni Romano

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