Us Open 2018 al giro di boa, promossi e bocciati della prima settimana

Dai big three a Zverev, da Murray a Wawrinka, dalla Little Italy alla NextGen, dall'abbigliamento di Fognini all'arbitro-coach: cosa è successo nei primi sette giorni a New York - A cura di Tennis Fever

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Tra i promossi non possiamo non mettere i big three (c’erano una volta i big four, ma ne parleremo tra poco) del tennis mondiale degli ultimi quindici anni, i dominatori assoluti, in rigoroso ordine di ranking Atp: Rafa Nadal, Roger Federer e Novak Djokovic. Una partenza non entusiasmante per tutti e tre e un finale di settimana in crescendo per Roger e Nole, mentre Rafa ha sofferto più del previsto contro il promettentissimo russo Khachanov. Federer s’è anche tolto la soddisfazione, contro l’evanescente Nick Kyrgios, di mettere a segno il “punto del torneo”, quello che chi l’ha visto lo potrà raccontare ai nipotini. Dunque i tre ultratrentenni se la comandano ancora alla grande, grazie alla capacità di gestire meglio degli altri i momenti chiave delle partite. Sarà per questo che hanno vinto 50 (dicasi 50) tornei del Grande Slam in tre? Implacabili.

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