Us Open, dichiarazioni. Wawrinka: “Quando arrivo in fondo mi esprimo al meglio”, Djokovic: “Stan pericoloso per tutti”

Sarà uno tra Stan Wawrinka e Novak Djokovic il campione degli Us Open 2016. Ecco le sensazioni e le impressioni dello svizzero e del serbo che domenica si affronteranno per la 24esima volta in carriera.

Tre anni, tre finali Slam per Stan Wawrinka in tre tornei diversi. Lo svizzero, quest’anno ci è riuscito agli Us Open, battendo in quattro set uno stanco Nishikori. Ma i meriti sono anche di Stan che è tornato “The Man” nell’ultimo Major stagionale giocando a tratti davvero bene soprattutto con il rovescio, un mix di stile e potenza. “Sono proprio felice di essere in finale. È  sempre una sfida giocare contro il numero 1 del mondo. Sarà un match entusiasmante visti i precedenti negli Slam”.

Non è un mistero che Wawrinka riesca a tirare fuori il meglio nelle fasi finali dei tornei. Il vero scoglio per lui sono i primi turni (ricordiamo che ha annullato anche un match point a Daniel Evans), superati questi Stan diventa un cecchino, sensazione testimoniata dalle 9 finali di fila vinte. “I match più importanti arrivano alla fine di un torneo quando ho già avuto la possibilità attraverso gli incontri precedenti di acquisire fiducia e giocare sempre meglio. È nei tornei dello Slam che voglio esprimere tutto il mio potenziale ed essere il miglior giocatore. Ho vinto dieci finali di fila negli ultimi anni ma prima ne ho perse tante. Ho iniziato a credere di più in me stesso. Ripeto che quando arrivo in finale sono in fiducia al 100% per ciò che ho fatto in una o due settimane. Potrò anche perdere domenica ma di solito so che se conquisto l’ultimo atto di un evento è perchè sono pronto a giocare al meglio. Certo, quando giochi con Novak puoi fare il massimo e perdere uguale. Spero dunque che sia un grande incontro e di concludere in modo trionfale questo torneo”.

Novak Djokovic vs. Gael Monfils

In precedenza, nella prima semifinale, successo per Novak Djokovic che ha sconfitto la grande umidità e la sorpresa di questi Us Open Gael Monfils in quattro set. Non una passeggiata per il numero 1 del mondo che ha spiegato come sia stato un match folle: “Sì, è stato un incontro strano come ogni volta che giochi con Gael. Mi aspettavo un match imprevedibile e così è stato. In alcuni momenti ho pensato che si stesse comportando in modo inaccettabile anche se come ho detto immagino che facesse parte della propria tattica. Sembrava che non si stesse sforzando ma poi ha iniziato a giocare in modo geniale. Credo comunque che il pubblico si sia divertito”.

“Ora ho un giorno di riposo per prepararmi alla finale che rappresenta chiaramente il mio obiettivo ogni volta che gioco uno Slam. Voglio essere pronto a lottare per il trofeo e lasciarmi alle spalle quanto accaduto prima di ora in questo torneo” ha dichiarato il serbo che nell’ultimo atto affronterà Stan Wawrinka, l’avversario che nel 2015 gli impedì la conquista del Career Grand Slam a Parigi. “Non lo affronto da un po’. Ama giocare in questi palcoscenici contro grandi giocatori perché penso che riesca ad alzare l’asticella del proprio tennis e ad ottenere il massimo. Ho perso con lui nella finale del Roland Garros e nei quarti in Australia, dunque possiamo dire che ha vinto questi due tornei fermando la mia corsa. È un giocatore molto potente, possiede probabilmente il migliore rovescio a una mano del mondo in questo momento. Può essere molto pericoloso per tutti”.

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Il personaggio del giorno però, nonostante la sconfitta, è stato Gael Monfils che ha provato in tutti i modi a confondere Djokovic riuscendoci però solo per un set. “A volte è un bene cambiare un po’ le cose. Non c’è un solo modo di giocare a tennis. Quando il tuo avversario colpisce in modo pulito e tu non riesci a rispondere e servire bene provi a mostrargli qualcosa che non si aspetta. Avanzi con i piedi, gli offri palle lente, anche se riuscivo a correre. Poi lui viene a rete e lo passi. Una strategia grandiosa”.

Fonte: Ubitennis e Us Open

 

 

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