[tps_title]LE LACRIME DI SAMPRAS[/tps_title]
Gennaio 1995, vigilia dei quarti di finale di singolare maschile. Tim Gullikson, coach di Pete Sampras, collassa a terra colpito da un infarto. Non si tratta del primo episodio da quando gli è stato diagnosticato un tumore al cervello nel dicembre del 1994, questa volta, però, il malore gli è fatale. La notizia fa il giro del mondo in poche ore, Sampras è sotto shock. Il giorno seguente lo statunitense detentore del titolo decide di scendere in campo comunque per affrontare Jim Courier, avversario, connazionale, amico. Pete appare deciso, durante il match, piazza addirittura 37 ace. Tutto procede normalmente fino a quando un tifoso, per incitarlo, gli grida: “Vinci per il tuo coach!”. A quel punto Sampras scoppia in lacrime ripensando forse a tutti i momenti trascorsi insieme a Tim, sotto la cui ala protettiva aveva vinto quattro prove dello Slam, diventando il numero uno. Sampras, tra una lacrima e l’altra uscirà dal campo vittorioso e raggiungerà la finale in quell’edizione.
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