Bartoli “C’è un supereroe di nome Serena a Wimbledon”

Secondo la campionessa francese del 2013 Serena Williams è tornata a giocare con una rinnovata motivazione, sua figlia Olympia e perciò ha praticamente quasi già riguadagnato il suo livello di sempre. Secondo Bartoli potrebbe vincere il suo 24esimo Slam

UN SUPEREROE A WIMBLEDON – Fa di nome Serena il “supereroe” apparso sull’erba di Wimbledon secondo Marion Bartoli, la quale afferma  che l’americana fa addirittura “paura” per la bravura con cui ha giocato fino ad ora per accedere alle semifinali. “Solo dopo aver giocato 4 tornei dopo la pausa-maternità- afferma Bartoli –  la Williams a oggi è a solo 2 match dal vincere il suo ottavo titolo a Wimbledon” e ad eguagliare quindi il record di tutti i tempi detenuto fino ad ora da Margaret Court di 24 Slam. “Serena ha fatto semplicemente ciò che sa fare cioè giocare a tennis – dice la campionessa di Wimbledon 2013 –  è tornata da poco ma ha già riguadagnato il suo livello. E’ di un’altra categoria, un “supereroe” e scommetterei serenamente sulla sua vittoria”

OGGI POMERIGGIO LE SEMI – Serena giocherà oggi pomeriggio in semifinale contro la tedesca Julia Goerges. “Ho commentato tutti i match di Serena e posso dire che è molto vicina al suo miglior livello. Le manca solo un po’ di velocità sulla riga di fondo, e risultare meno dominante nella risposta al servizio, ma queste sono piccolezze. Per me la cosa che fa paura è quanto è vicina al suo miglior tennis”

OLYMPIA E’ ORA LA SUA MOTIVAZIONE – “Serena era già incinta quando ha vinto il suo 23esimo Slam agli Australian Open e dopo meno di un anno dalla nascita di Olympia è pronta a raggiungere un altro traguardo importante. “E’ molto difficile credo, dopo aver avuto un bambino riacquistare la vecchia forma. Star bene è durissima a livello muscolare ma Serena è disposta a soffrire. La mente di Serena ha accettato il fatto che per tornare deve soffrire. E’già una campionessa ma ha sempre sete di  migliorare. Credo che ora voglia vincere per Olympia, credo sia lei ora la sua motivazione”

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