IL POTERE E’ NEI CAPELLI – Un giorno prima che il French Open iniziasse e che la pioggia sul RG 2016 cominciasse, Novak Djokovic stava facendo una serie di piccoli spot pubblicitari per Eurosport con Gustavo Kuerten, il geniale brasiliano “Testa di saggina” tre volte vincitore al Roland Garros. In uno degli spot, a un certo punto Djokovic chiede a Kuerten qual è il segreto per vincere il Roland Garros. “Il potere- dice Kuerten seduto in macchina- sta nei capelli- presentando Djokovic con una parrucca riccia in testa. Due settimane più tardi Nole alzava la famosa insalatiera, la coppa dei “Mousquetaires”in qualità di campione di Francia e Kuerten esultava dagli spalti.
12 SLAM, 1 CARRIER GRAND SLAM – Come per Andre Agassi, Roger Federer e Fred Perry il momento di Gloria di Nole è arrivato sul Philippe Chatrier. Djokovic è l’ottavo uomo a poter vantare il Carrier Grand Slam. E come Rod Laver ha cercato di vincere il Grande Slam per la seconda volta nella sua carriera nel 1969, così anche Nole, oggi sembra seriamente intenzionato a emularlo.
“Non voglio sembrare arrogante, ma credo che tutto si possa raggiungere nella vita – dice quando gli si chiede se riuscirà a fare il Grande Slam della stagione – per ora è solo una possibilità, non voglio pensarci”
In un’intervista alla BBC Djokovic afferma “Mi sento privilegiato e onorato di affiancare Rod Laver con 12 Slam. Ho vissuto uno dei momenti più emozionanti della mia carriera, gli altri 2 sono stati Wimbledon nel 2011 e la coppa Davis nel 2010. Momenti indimenticabili” Vincere anche un oro olimpico per la Serbia sarebbe un’altra delle priorità del 2016 di Nole, infatti se riuscisse a vincere il titolo a Rio, il suo sarebbe un Golden Gran Slam, come quello di Steffi Graf del 1988.
NESSUN RIVALE SULLA SUA VIA – Nole compirà fra poco 29 anni, ma sembra che abbia ancora moltissimo tempo per acchiappare Pete Sampras e Rafa Nadal a 14 Slam, ma anche Roger Federer a 17. Come Kuerten afferma, il livello di Djokovic è il più alto mai raggiunto nella storia del tennis, oggi si trova al massimo delle sue potenzialità e ciò che fa quotidianamente è fuori da tutte le statistiche, è al top. “Dopo che Federer aveva vinto il suo 16mo Slam nel 2009 a Wimbledon- ricorda Kuerten – i maligni dicevano che chiunque avrebbe potuto farlo. Assolutamente falso, anche se oggi secondo me, Djokovic resta il favorito a vincere ancora 5 o 6 Slam”
”All’inizio della mia carriera non ero felice di appartenere alla loro stessa era – afferma Djokovic riferendosi a Roger Rafa e Andy- ma oggi posso affermare che tutto nella vita accade per una ragione”
E la sua ragione è quella di continuare ad essere ancora per parecchi anni il re indiscusso del tennis. “Nole si è dedicato al 400 per cento in ogni cosa. Condizione atletica, colpi, velocità, forza mentale- afferma Kuerten- Ogni singola mossa riflette la sua dedizione. Per lui nulla è scontato, si alza ogni giorno pensando di dover lavorare per essere il migliore. I suoi contendenti negli Slam potrebbero essere Federer, che però ha 35 anni o Nadal, che è spesso infortunato o un Murray, che contro Nole risulta inoffensivo. Per quanto riguarda la nuova generazione dei Thiem, degli Zverev e Kyrgios, loro sono ancora molto lontani dal vincere un titolo Slam. Vero è anche, e Serena insegna, che giocare con la pressione di dover vincere uno Slam può anche metterti nella condizione di perderlo”
MY HEART IS IN PARIS – E poi c’è quel cuore che Nole ha disegnato sulla terra del Roland Garros dopo la vittoria. Proprio come fece Kuerten dopo il suo trionfo a Parigi. “Lo sospettavo? Un po’, mi aveva chiesto il permesso. Il mio era più bello però!”
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senza prendersi troppo sul serio? Quindi le urla ai ballboys, le racchette scagliate malamente, la tensione a mille cos’erano? Finte?