Per la prima volta dopo ormai parecchi anni, c’è una legittima possibilità di credere che entrambi i vincitori dell’Australian Open, Serena Williams e Novak Djokovic abbiano almeno una piccola possibilità di mettere a segno il più grande risultato nel tennis: il Grande Slam.
Nessun altro uomo ha compiuto l’impresa dai tempi di Rod Laver nel 1969 ed nessuna donna da quando Steffi Graf completò il famoso “Golden Slam” del 1988. Ma attualmente, Novak Djokovic, con un livello che ricorda quello del 2011 quando si issò a 41 vittorie e zero sconfitte, e Serena Williams che vanta un parziale di 20-0 quest’anno, hanno buone possibilità di pensare al raggiungimento di questo traguardo. Certo, la strada è ancora lunga, e la concorrenza è sempre spietata. Ma, se la continuità li assisterà, sarà veramente difficile fermare la loro avanzata.
Il più grande ostacolo di Djokovic? Nadal al Roland Garros, Federer e Murray a Wimbledon e tutti i 127 giocatori allo Us Open
Se nel tennis le capacità di giocare al 100% corrispondesse automaticamente al raggiungimento di una vittoria, non avremmo dubbi nel dire che nessuno potrebbe fermarli. Ma non è così, i migliori non sempre vincono. Novak Djokovic ha stabilito, grazie alla vittoria a Montecarlo, il più ampio divario, in termini di punti nel ranking, tra il numero uno ed il numero due della classifica; Serena Williams invece ha vinto le ultime 16 sfide contro lo numero due del mondo. Anche se Nadal appare vulnerabile sulla terra in questo momento, come mai è successo prima d’ora nella sua carriera, ha comunque un mese intero, fino agli Open di Francia per trovare il gioco che lo ha portato a 66 vittorie ed una sola sconfitta al Roland Garros. Djokovic è in forma, sembra ad un livello irraggiungibile, ma Parigi è sempre il regno dello spagnolo, il luogo che gli infonde la linfa necessaria per ritrovare sè stesso. E Wimbledon, è sempre il regno di Roger Federer. Può non essere più dominante come negli scorsi anni, ma conosce alla perfezione ogni minimo dettaglio dell’erba di Church Road. E poi agli US Open, dove avrebbe su di sè la tensione di avere la chance di entrare nella storia, e quindi ogni partita sarebbe una piccola finale.
Il più grande ostacolo di Serena Williams? Serena Williams.
Il più grande problema per Serena è senza dubbio la continuità ed il riuscire a rimanere concentrata per tutta la stagione. Una bizzarra statistica ci dice che nei 13 tornei dello Slam, dall’Australian Open 2012, Serena ha il maggior numero di vittorie (6) ed altrettante uscite premature prima dei quarti di finale, ad eccezione dell’AO 2013. Sintomo che tutto dipenda dalla sua condizione e dalla sua voglia di vincere. Gli ultimi tre risultati al Roland Garros sono: primo turno, vittoria e secondo turno. E, sebbene Razzano, ma soprattutto Muguruza abbiano beccato una giornata di grazia, è indubbio che la Williams non avesse messo in campo l’agonismo sfrenato che la contraddistingue e che l’ha resa una leggenda vivente di questa disciplina.
Ma quest’anno ha una sensazione diversa. Dopo una brutta vittoria in Fed Cup contro Sara Errani durante lo scorso fine settimana, Serena si è resa conto di non essere ancora pronta alla stagione su terra battuta. “Ho bisogno di andare a casa e allenarmi duramente. Non sono così pronta alla stagione su terra come in realtà pensavo. Gioco ancora come se stessi sul cemento, ma devo convincermi che ormai devo essere pronta a giocare anche mille palle se è necessario ed a correre per ore”. Un pensiero inusuale per una giocatrice come la Williams che ha sempre pensato al presente e non al futuro.
Previsione numero uno: i sogni di Djokovic si infrangeranno nel giardino di Wimbledon
Potrebbe sembrare paradossale, ma è più facile che Djokovic inciampi in uno Slam a lui più congeniale. Nadal infatti, nonostante questa sconfitta netta a Montecarlo contro il serbo, partirà ugualmente favorito nello Slam parigino, ma con molte, molte riserve. Dimentichiamoci le prestazioni mostruose di quando era giovanissimo e dominava in lungo ed in largo senza pause, ininterrottamente da Aprile a fine Maggio. Il maiorchino, anche a causa di alcuni problemi fisici, sembra non essere più il guerriero di qualche anno fa. Al contempo Djokovic sembra migliorare anno per anno, come se stesse vivendo una nuova gioventù tennistica. E quest’anno i tempi sembrerebbero veramente maturi per entrare finalmente nella storia. I problemi maggiori, paradossalmente, potrebbero arrivare a Wimbledon, poichè, nel caso di vittoria al Roland Garros, sarà difficile per il serbo smaltire la “sbornia” in così breve tempo ed adattarsi contemporaneamente ad una nuova superficie, riuscendo a rimanere concentrato al massimo. Insomma, disumano sì, ma fino ad un certo punto. E proprio nel giardino londinese, potrebbe veder sfumare i suoi sogni di gloria…
Previsione numero due: Serena Williams arriva allo Us Open con la possibilità di completare il Grand Slam
Non solo Serena avrebbe la possibilità di eguagliare l’impresa di Steffi Graf del 1988, ma si avvicinerebbe, secondo questa proiezione, anche al record assoluto di Major vinti, appartenente alla stessa tedesca (22), se escludiamo i 24 di Margaret Court. L’Open di Francia è ovviamente la più grande sfida per Serena, ed anche il più grande interrogativo. Ha vinto solo due volte in 14 anni e ha alle spalle solamente un’altra semifinale, quindi partirà favorita, ma non stra-favorita. Wimbledon potrebbe essere il luogo del riscatto dopo la sconfitta subìta lo scorso anno per mano di Alizè Cornet, in un mare di polemiche, mentre lo Us Open, in cui ha vinto le ultime 3 edizione, potrebbe configurarsi come il luogo della consacrazione. Ad maiora.
Source: ForTheWin.com