Ore 21: Jannik Sinner a caccia della prima finale US Open. Avversario in semifinale, l’amico Jack Draper

Jannik Sinner and Daniil Medvedev shake hands at the net after a men's singles quarterfinal match at the 2024 US Open on Wednesday, Sep. 4, 2024 in Flushing, NY. (Darren Carroll/USTA)

Grazie alla grande vittoria con Daniil Medvedev, Jannik Sinner ha raggiunto la sua prima semifinale agli US Open, la terza in questa stagione e la quarta totale in carriera. Primo italiano in assoluto a raggiungere almeno la semifinale in tutti e quattro i tornei Slam.

Solo Nicola Pietrangeli ha fatto meglio di lui, con cinque centri, e già mi immagino il grande Nick tutto preoccupato per i suoi bei record vicini ad essere frantumati dal fenomenale campione altoatesino.

A questo punto del torneo, Jan avrebbe dovuto incontrare lo spagnolo Carlos Alcaraz, ma come ben sappiamo, Carlitos è stato eliminato presto dal Major newyorkese, ed al suo posto il nostro alfiere incrocerà la racchetta con l’inglese Jack Draper.

JD, come lo chiamano gli intimi, n°25 al mondo, mancino, fan sfegatato di Sir Andy Murray e coetaneo di Jan, è anche suo buon amico: i due tennisti si conoscono sin da ragazzini quando in doppio Jack lo prendeva a pallate a rete perché ritenuto il più scarso dei quattro a giocare la volee. E forse per questo motivo, Jannik afferma di non ricordare benissimo l’episodio…

Ora credo che Draper abbia cambiato idea circa le capacità di Jan come doppista, tant’è che recentemente a Montreal hanno fatto coppia nel corso del Masters 1000 canadese.

La loro amicizia è cresciuta negli anni, e come ha dichiarato lo stesso Draper, spesso, nei momenti belli o difficili della stagione, i due ragazzi si sentono e si supportano perché il mestiere del tennista non è sempre tutto rose e fiori. Anzi, tutt’altro.

Qui a Flushing Meadows, il classe 2001 sta giocando il proverbiale torneo della vita: prima semifinale Slam raggiunta, nessun set perso come accadde a Medvedev nel 2020 e solo tre break concessi agli avversari.

Attenzione però: l’inglese non è il classico fulmine a ciel sereno. Campione juniores a Wimbledon nel 2018, già nel 2022 entrato in Top50 a suon di risultati, è stato frenato sin da allora da infortuni che lo hanno perseguitato anche nel 2023. Insomma, una specie di Matteo Berrettini d’Oltremanica.

Ora che sta bene, e si vede, i risultati arrivano in serie: tante belle vittorie nel 2024, come il primo titolo a Stoccarda in finale ai danni proprio del Berretto, la prestigiosa vittoria su Alcaraz al Queen’s ed ora la sua prima semifinale in un Major opposto a Jannik.

Draper è un giocatore dotato di un servizio mortifero, con ottimi fondamentali dalla baseline, mobile e veloce, in grado di destreggiarsi più che bene a rete ed in fase difensiva pure. Insomma, un giocatore completo, molto aggressivo, un attaccante da fondo che sa tuttavia andare a prendersi il punto in avanti quando serve. Simone Vagnozzi ha appena dichiarato che in lui vede con certezza un futuro Top 10.

Jannik lo conosciamo tutti perfettamente, e proprio in considerazione dei suoi punti di forza, l’italiano ha tutte le carte in regola per mettere in difficoltà il gioco offensivo dell’inglese.

Al servizio mancino in grado di produrre spesso curve insidiosissime, Jan può opporre la Risposta del circuito, e durante lo scambio, Jack avrà a che fare con il più implacabile colpitore moderno. E sulla diagonale sinistra, il pericoloso dritto mancino dell’inglese sarà opposto al miglior rovescio in circolazione, sia in difesa che in attacco.

Esperienza, solidità mentale, carisma sono tutti elementi che premiano l’italiano e se consideriamo che sebbene Draper abbia perso solo tre game in battuta, l’inglese ha in realtà concesso più di 30 palle break nell’arco del torneo. E quando Jannik intravede uno spiraglio aprirsi davanti a sé, in un attimo ci infila un vincente e lo spiraglio diventa voragine in un amen.

A livello di cammino nel torneo, Jan ha affrontato due tennisti tostissimi, Tommy Paul e soprattutto Daniil Medvedev, mentre lo scalpo più prestigioso colto da Draper è stato quello dell’australiano Alex de Minaur nei quarti.

Senza voler disconoscere i notevoli meriti del giovane inglese, Demon è reduce da due mesi di stop per l’infortunio all’anca patito a Wimbledon e probabilmente l’aussie è giunto anche scarico all’appuntamento con Jack, dopo essere stato in campo un’eternità nei suoi turni precedenti.

E a proposito di precedenti tra i due giocatori, molto curiosamente, il neo-semifinalista Slam conduce per 1-0 in virtù della sua vittoria nel 2021 ottenuta al Queen’s con un doppio Tie-break.

Non me ne voglia il bravo Draper, ma quelli erano altri tempi, quando ancora su erba Jan faticava molto ed il futuro Numero Uno al Mondo non aveva ancora cominciato a splendere di luce propria nel firmamento tennistico mondiale.

Il vincente della sfida tra Sinner e Draper affronterà in finale il vincente del super-derby americano tra Frances Tiafoe e Taylor Fritz, e dunque, comunque vada, sarà il nome di un nuovo protagonista ad essere inciso per sempre sul prestigioso trofeo degli US Open edizione 2024.

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