Due ore e quarantotto minuti di match. Un finale al cardiopalma. Una delle sfide più incerte ed in bilico di tutto il 2019. In un palcoscenico come la O2 Arena. Con una posta in palio così alta. Tutto questo è stato Djokovic-Thiem, un match che non si dimenticherà facilmente. E’ difficile spiegare con parole non banali l’importanza dell’incontro di oggi, ma per fortuna ci viene incontro proprio Dominic Thiem, che nell’intervista post match dichiara: “Durante la mia carriera mi sono sempre allenato duramente proprio per partite come questa”. Una frase breve e coincisa, ma piena di significato che prova a rendere l’idea di ciò che fosse per i giocatori quello che si è visto in campo.
Probabilmente nessuno – neanche i più patriottici – si aspettavano di vedere il tennista di Wiener Neustadt già qualificato per le semifinali dopo appena due match, eppure Thiem ha stupito tutti battendo i due giocatori più forti del girone – e forse degli otto – e superando per la prima volta, alla quarta partecipazione a questo evento, lo scoglio del round robin. Per la seconda volta in stagione Djokovic è costretto a cedere il passo al tennista austriaco, e lo fa sempre in maniera beffarda ed al fotofinish. Ricordiamo infatti che, dopo la vittoria in due set di Nole a Madrid, Thiem aveva vinto la semifinale al Roland Garros spuntandola al quinto set prima di ripetersi oltremanica sempre spuntandola nel finale. Per la prima volta nella storia l’Austria potrà vantare un tennista in semifinale nel torneo di fine anno. Chissà che Thiem non possa chiudere in bellezza il girone, magari approdando in semifinale a punteggio pieno. Per farlo dovrà battere Matteo Berrettini, che già all’inizio del terzo set della sfida di stasera aveva esaurito le sue chances di qualificazione. Con la vittoria del secondo set da parte di Thiem, infatti, l’azzurro era aritmeticamente eliminato. Che ciò possa aiutarlo a giocare più spensierato l’ultimo match di queste sue prime – e speriamo non ultime – Atp Finals? Contro questo Thiem il compito sarà tutt’altro che facile, ma Matteo non parte assolutamente già sconfitto in partenza. A dir poco imperdibile invece la sfida che vedrà di fronte Novak Djokovic e Roger Federer, in un match da dentro o fuori che spedirà in semifinale il vincitore – il quale si qualificherà come secondo del girone – e rispedirà a casa lo sconfitto. Morale della favola: vietato prendere impegni giovedì sera.
Vittoria incredibile da parte di Dominic Thiem, autore di ben 50 vincenti e protagonista assoluto sia in positivo che negativo. Primo set piuttosto equilibrato, che ha però visto Djokovic sempre con il muso avanti. Se il serbo non avesse avuto un clamoroso passaggio a vuoto nel quinto game, dove ha perso la battuta a zero, probabilmente avrebbe potuto vincere in maniera più agevole il set, avendo breakkato il suo avversario sul 2-1 ma sprecando ben tre palle break sul 3-2. Poco male per l’ex numero uno al mondo, che si è imposto al tie-break, trionfando per 7 punti a 5. Nella seconda frazione il rendimento di Djokovic è calato, specialmente al servizio, e al contempo è salito di livello Thiem, che ha iniziato a tirare molti vincenti, migliorando la mira dopo i 17 gratuiti del set precedente, traendone beneficio. Nonostante parecchio giochi combattuti ed un equilibrio sempre pronto a sgretolarsi, la differenza l’ha fatta il break ottenuto dall’austriaco nel secondo gioco, consentendogli di chiudere 6-3.
Avvio sensazionale della testa di serie numero cinque anche nel terzo parziale, dove Djokovic ha ceduto il servizio già nel gioco iniziale, prima di vedersi annullare tre opportunità dell’immediato controbreak nel gioco seguente. Ciononostante, il serbo ha comunque avuto modo di recuperare lo svantaggio, riagganciandosi al suo avversario sul 3 pari. Da questo momento i servizi hanno iniziato a regnare, andando di pari passo con la progressione del set. Una piccola svolta c’è stata nel decimo gioco, dove Thiem ha dovuto faticare per tenere un importante turno di battuta ai vantaggi. Una batosta a quanto pare pesante per il serbo, che forse sperava di chiuderla lì, tanto che il game seguente è una carneficina: doppi falli, gratuiti e mancanza di lucidità per un perentorio break a zero in favore di Dominic. Neanche il tempo di realizzare quanto accaduto, che Nole si vede restituito il favore, vincendo agevolmente un game dove Thiem sparisce, in un misto tra cercare un nascondiglio per la paura ed uscire allo scoperto per scuotersi. Niente da fare: tie-break. La partenza dell’austriaco è da incubo, tanto che Djokovic si porta prima avanti di due mini-break e poi sul 4-1. In un match infinito che non smette di regalare sorprese, Thiem conquista ben cinque punti di fila e si guadagna due match point. Dopo aver sfiorato la chiusura trionfale, mancando l’ace per una manciata di millimetri, una brutta seconda lo tradisce e sfuma dunque il primo match point, quello sul suo servizio. Thiem però non si scompone e. cercando di esprimere il suo miglior tennis, quello con il quale ha saputo mettere in difficoltà il pluri campione slam nell’arco del match, porta a casa il punto ed esplode di gioia. Davide batte Golia. Ancora una volta. La O2 Arena si colora di austriaco ed il sorriso di un umile Thiem dà la buonanotte a tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport.
[5] D. Thiem b. [1] N. Djokovic 67(5) 63 76(5)