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Michael Russell e la dura vita da tennisti “mediocri”

Recentemente, a tuonare, per l’ennesima volta, è stato Michael Russell, tennista americano, che si è lamentato aspramente con la USTA e l’ATP per le disumane condizioni nelle quali sono costretti a giocare nei Challenger, soprattutto negli Stati Uniti. “Giocare in un parcheggio sarebbe meglio”, ha affermato il tennista attraverso un tweet quantomai eloquente. Ecco alcune immagini postate proprio dallo stesso giocatore.
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LA DURA SFIDA DEL CIRCUITO CHALLENGER

Negli ultimi anni in Italia il numero di Challenger è diminuito drasticamente, tra la sostanziale indifferenza dei media e la delusione del pubblico. Uniche fonti di guadagno per molti tennisti ‘normali’, sono anche luoghi insostituibili che permettono di stare a contatto con la vita del tennista professionista, quella vera, lontano dai riflettori riservati solo a pochi.
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