Wimbledon, il crepuscolo degli dei
“Nomini Roger Federer e si apre un mondo calibrato da numeri record che però non bastano per sorreggerlo quel mondo, l’universo Federer, un luogo dipinto dalla sua perfezione stilistica, delineato dalla bellezza del gesto, da un qualcosa di indefinibile che riesce persino a nascondere quella forza, quella pesantezza, quell’atletismo, persino quel pragmatismo, che ne costituiscono l’essenza, la polvere cosmica del talento incarnato, i pilastri della creazione”.
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