Quando si pensa al tennis, l’immaginazione corre subito ai colpi spettacolari: rovesci incrociati, dritti vincenti, servizi potenti. Eppure, dietro ogni colpo riuscito, c’è un ingrediente silenzioso e decisivo: il footwork.
Saper muoversi correttamente in campo non è un dettaglio secondario, ma il fondamento su cui si costruisce tutto il gioco. Chi padroneggia il footwork, anche senza essere il più veloce, riesce a essere sempre al posto giusto nel momento giusto, trasformando ogni colpo in un’opportunità.
Nel tennis, il tempo per reagire è brevissimo. Una palla può viaggiare a oltre 100 km/h anche in partite amatoriali avanzate. In questo scenario, non vince chi corre di più, ma chi si muove meglio: anticipare, posizionarsi e bilanciarsi sono azioni che nascono prima ancora di colpire la palla.
Un footwork efficace consente di:
Non è un caso che tennisti come Novak Djokovic o Carlos Alcaraz abbiano costruito parte del loro successo proprio sulla straordinaria capacità di muoversi rapidamente e con equilibrio, anche nelle situazioni più estreme.
Parlare di footwork non significa solo muovere i piedi velocemente. È un’arte complessa che si fonda su alcuni principi chiave:
Ogni tipo di spostamento – in avanti, all’indietro, laterale o diagonale – ha una tecnica specifica che va allenata con costanza.
Allenare il footwork richiede esercizi mirati, in grado di sviluppare rapidità, coordinazione e resistenza specifica. Ecco alcune proposte pratiche, adatte anche a principianti e amatori evoluti.
Il split step è il movimento fondamentale che ogni tennista deve padroneggiare. Consiste in un piccolo saltello effettuato appena prima che l’avversario colpisca la palla, per preparare il corpo a reagire.
Esercizio pratico:
Utilizzando una ladder (scaletta per allenamento), puoi migliorare coordinazione, velocità e controllo motorio.
Esercizio pratico:
Questo esercizio allena la capacità di spostarsi rapidamente avanti, indietro e lateralmente, simulando situazioni reali di gioco.
Esercizio pratico:
Spesso non è la velocità massima che conta, ma la capacità di fare piccoli passi rapidi per trovare il giusto posizionamento sulla palla.
Esercizio pratico:
Anche nel footwork ci sono alcuni errori frequenti che limitano i progressi:
Allenarsi a riconoscere e correggere questi errori farà una grande differenza nel breve periodo.
Un trucco utilizzato anche dai professionisti è allenare i movimenti senza palla o racchetta, concentrandosi solo sulla qualità degli spostamenti.
Sessioni brevi di 10-15 minuti focalizzate sulla rapidità dei piedi e sull’equilibrio possono trasformare il tuo gioco senza nemmeno dover colpire una pallina.
Perché alla fine, come si dice in gergo tra i coach: “La palla la colpisci bene solo se prima sei arrivato bene.”
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