Si sa che la terra non è la superficie più congeniale a Roger Federer; se ci aggiungiamo poi il fatto che gioca nella stessa “era” di Rafael Nadal, il giocatore più forte di sempre della superficie, capace di vincere il Roland Garros 12 volte su 15 partecipazioni, si possono capire le sue difficoltà.
Nel 2009 Nadal ha siglato il record di match consecutivi vinti al Roland ed era ancora imbattuto sul suolo di rosso di Parigi. Ma al quarto turno un sorprendente Robin Soderling interrompe il suo cammino battendolo in 4 set. Nel frattempo, Federer vinceva contro Tommy Haas in rimonta al quinto, dopo essere andato in svantaggio per 2 set a 0 e vedeva una speranza di vincere per la prima volta lo Slam parigino. Ai quarti batte nettamente Monfils e in semifinale vince ancora al quinto in rimonta (stavolta sotto 2 set a 1) contro Del Potro. In finale trova proprio quel Robin Soderling capace di eliminare Nadal al Roland Garros (solo lui e Djokovic ci sono riusciti) e Roger sa che non avrà molte altre occasioni così ghiotte.
Il primo set è un vero e proprio dominio svizzero. Ottiene un break nel primo gioco, chiude a 0 il secondo, strappa un altro servizio nel terzo e dopo il quarto gioco consecutivo si ferma, perché lo svedese tiene la battuta. Ma due giochi più tardi, sul 5-1 concede 2 set point consecutivi e il secondo è quello buono.
Il secondo parziale è decisamente più equilibrato, tanto che si arriva al tiebreak. Ma Federer non vuole lasciare alcuno spiraglio al suo avversario e domina il tiebreak con gran classe e vincendolo 7-1.
Nel terzo set Soderling si toglie lo sfizio di vincere il punto più bello della partita: dopo numerosi scambi viene portato a rete, risponde e, al successivo tentativo di pallonetto, chiude con uno smash di rovescio. Questo punto non gli basta per vincere tenere il servizio, portando lo svizzero 1-0. Entrambi tengono tutti i turni al servizio fino a quando Roger si presta a servire per il match sul 5-4.
Il campione di Basilea è un po’ troppo falloso e infatti tira fuori uno schiaffo al volo di dritto regalando una palla break a Soderling, ma per sua fortuna lo svedese spreca la chance concessa. Lo svizzero ottiene il primo championship point a rete: gli basta il primo per diventare per la prima volta campione del Roland Garros e completare il Career Grand Slam.
Colmo di gioia e in lacrime, Federer si china subito a toccare con mano quella dannata terra che più di qualche volta gli aveva “regalato” lacrime di amarezza. Il 7 giugno di 11 anni fa, però, quella stessa terra rossa, si è rivelata una grande, anzi una grandissima amica.