Amarcord, due gladiatori all’ombra del colosseo: Rafa batte Roger nell’epica finale di Roma 2006

Ritorniamo dopo una settimana con un nuovo Fedal, questa volta sorridente allo spagnolo. Per “celebrare” la settimana appena trascorsa, nella quale si sarebbero dovuti disputare gli Internazionali d'Italia, vi raccontiamo una delle partite più belle di sempre nella capitale.

Da una parte Federer, detentore di Wimbledon e US Open dell’anno precedente e fresco vincitore degli Australian Open. Dall’altra parte un ormai affermato numero 2 del mondo, seppur non ancora ventenne, e detentore del Roland Garros dell’anno prima e già vittorioso a Montecarlo e a Barcellona sulla terra. Sembra essere la finale perfetta. E se non lo è stata, ci è mancato davvero poco.

Entrambi iniziano ad alzare il proprio livello nella seconda metà del primo set, con dritti e rovesci molto carichi e angolati come niente fosse. Lo svizzero ha due occasioni di set point sul 6-5 e servizio Nadal, ma commette dei gratuiti tutte e due le volte allungando il set al tiebreak. Tuttavia, Federer ha modo di riscattarsi dominandolo e vincendolo 7-0 portandosi a casa il primo set.

Il secondo parziale si divide in due parole: spettacolo e errori. Se infatti si comincia con un game chiuso dal maiorchino grazie ad un tweener e si prosegue con il campione di Basilea che salva un set point sul 5-4 con due incredibili volee, è con il tiebreak che arrivano gli errori. Prima Rafa sbaglia incredibilmente uno smash semplice, poi Roger, sul 5-5, spara fuori di molto un dritto e successivamente regala il secondo set con un rovescio a rete.

Il terzo parziale è vinto di nuovo dallo spagnolo, stavolta per 6-4 con il break decisivo ottenuto nel quinto gioco con un bellissimo passante di rovescio.

Il quarto parziale mostra un Federer praticamente insuperabile, che strapazza il maiorchino per 6-2, portando così il match al quinto e decisivo set.

Il quinto parziale sembra la ripetizione del precedente, con Federer che strappa un break nel terzo gioco e poi si porta sul 4-1. Ciò nonostante, nel game di battuta successivo non mette una prima in campo e queste permette a Nadal di strappare il servizio e rientrare in partita. Nell’ottavo gioco, i due mettono in mostra il punto più bello della partita: dopo un paio di scambi, Rafa gioca una palla corta, Roger risponde con un’altra palla corta, poi lob del ragazzo di Manacor, il numero 1 al mondo trova una sorta di smash girato di schiena, al quale il suo avversario risponde come può, permettendo così a Federer di chiudere il punto. L’equilibro non si rompe fino al 6-5 quando Nadal concede due championship point consecutivi sul proprio servizio, ma ancora una volta due errori dello svizzero consentono allo spagnolo di portarla al terzo e ultimo tiebreak della partita.

Il Foro Italico è una bolgia e i due gladiatori non si arrendono ancora, nemmeno dopo varie ore di lotta, ma ora c’è la resa dei conti. Parte meglio Federer, che si porta sul 4-2. Tuttavia, ancora una volta, qualche errore di troppo concede a Nadal un matchpoint, che viene subito sfruttato, permettendogli di diventare nuovamente re di Roma, dopo aver vinto 6-7, 7-6, 6-4, 2-6, 7-6 in 5 ore e 5 minuti di gioco.

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