Da una parte Federer, detentore di Wimbledon e US Open dell’anno precedente e fresco vincitore degli Australian Open. Dall’altra parte un ormai affermato numero 2 del mondo, seppur non ancora ventenne, e detentore del Roland Garros dell’anno prima e già vittorioso a Montecarlo e a Barcellona sulla terra. Sembra essere la finale perfetta. E se non lo è stata, ci è mancato davvero poco.
Entrambi iniziano ad alzare il proprio livello nella seconda metà del primo set, con dritti e rovesci molto carichi e angolati come niente fosse. Lo svizzero ha due occasioni di set point sul 6-5 e servizio Nadal, ma commette dei gratuiti tutte e due le volte allungando il set al tiebreak. Tuttavia, Federer ha modo di riscattarsi dominandolo e vincendolo 7-0 portandosi a casa il primo set.
Il secondo parziale si divide in due parole: spettacolo e errori. Se infatti si comincia con un game chiuso dal maiorchino grazie ad un tweener e si prosegue con il campione di Basilea che salva un set point sul 5-4 con due incredibili volee, è con il tiebreak che arrivano gli errori. Prima Rafa sbaglia incredibilmente uno smash semplice, poi Roger, sul 5-5, spara fuori di molto un dritto e successivamente regala il secondo set con un rovescio a rete.
Il terzo parziale è vinto di nuovo dallo spagnolo, stavolta per 6-4 con il break decisivo ottenuto nel quinto gioco con un bellissimo passante di rovescio.
Il quarto parziale mostra un Federer praticamente insuperabile, che strapazza il maiorchino per 6-2, portando così il match al quinto e decisivo set.
Il quinto parziale sembra la ripetizione del precedente, con Federer che strappa un break nel terzo gioco e poi si porta sul 4-1. Ciò nonostante, nel game di battuta successivo non mette una prima in campo e queste permette a Nadal di strappare il servizio e rientrare in partita. Nell’ottavo gioco, i due mettono in mostra il punto più bello della partita: dopo un paio di scambi, Rafa gioca una palla corta, Roger risponde con un’altra palla corta, poi lob del ragazzo di Manacor, il numero 1 al mondo trova una sorta di smash girato di schiena, al quale il suo avversario risponde come può, permettendo così a Federer di chiudere il punto. L’equilibro non si rompe fino al 6-5 quando Nadal concede due championship point consecutivi sul proprio servizio, ma ancora una volta due errori dello svizzero consentono allo spagnolo di portarla al terzo e ultimo tiebreak della partita.
Il Foro Italico è una bolgia e i due gladiatori non si arrendono ancora, nemmeno dopo varie ore di lotta, ma ora c’è la resa dei conti. Parte meglio Federer, che si porta sul 4-2. Tuttavia, ancora una volta, qualche errore di troppo concede a Nadal un matchpoint, che viene subito sfruttato, permettendogli di diventare nuovamente re di Roma, dopo aver vinto 6-7, 7-6, 6-4, 2-6, 7-6 in 5 ore e 5 minuti di gioco.