Siamo nell’ottobre 2010 e stiamo parlando della semifinale dell’ATP 500 di Tokyo: Troicki si presenta a questa partita da numero 54 ATP, dopo aver battuto Kei Nishikori, Jurgen Melzer e Guillermo Garcia Lopez. Il curriculum dell’annata di Nadal di ormai 10 anni fa recitava: vincitore di Roland Garros, Wimbledon, US Open, Montecarlo, Roma, Madrid e anche Indian Wells in doppio con Marc Lopez, per non parlare degli altri risultati ottenuti durante l’anno. Inoltre Nadal aveva già battuto Troicki nella semifinale dell’ATP 500 di Doha abbastanza agilmente per 6-1 6-3.
La partita è subito molto accesa anche se non si gioca molto perché servono entrambi benissimo e fanno moltissimi ace: il punto più bello del set se lo aggiudica il serbo nel terzo game sul proprio servizio quando, durante una sua incursione a rete beffa l’avversario con una stop volley strepitosa. Il ritmo del match sale e Troicki chiude il settimo game a zero servendo tre ace. Successivamente, in risposta si ritrova 0-30 nella sua unica chance del primo set, ma sbaglia una semplice volee e l’allora numero uno al mondo conquista poi il gioco. Troicki tiene ancora il servizio a zero giocando anche qualche vincente, uno molto bello di rovescio. Le prima palle break le ha Nadal sul 5-5, 15-40, ma il serbo le annulla con l’aiuto del servizio. Al tiebreak partenza bruciante dello spagnolo che va sul 4-0 per poi vincere 7-4, anche grazie all’aiuto di tre ace.
Nel secondo set però, Nadal parte male e viene subito brekkato: il serbo serve benissimo per tutto il parziale e non concede alcuna occasione di recupero all’avversario, che invece, rischia due volte di subire un doppio break. Sul 5-4 e servizio, Troicki chiude il conto con 3 ace consecutivi e una prima vincente.
Il terzo set è puro spettacolo: lo spagnolo, che in risposta sul 3-2, 15-15 tira letteralmente uno smash sulla rete, si fa perdonare due giochi più tardi: ritrovatosi infatti 15-30, deve giocare due punti letteralmente magistrali per strappare il servizio per la prima volta nella partita ad un Troicki che sembrava insuperabile. Nel primo dei due fa una vera e propria “parata”, in stile Buffon, sul servizio, per poi penetrare l’avversario con un lungolinea di dritto in recupero. Su break point invece gioca il punto più bello del torneo e uno dei suoi più belli di sempre: dopo aver tentato un altro passante simile al precedente, questa volta preso dal serbo, Nadal riesce a piazzare un lob in recupero di rovescio sulla riga. Se a questo punto pensaste sia finita, al terzo set, 5-3 e servizio, vi sbagliate. Il serbo gioca un game straordinario e riapre il match. Sul 5-5 Nadal commette un doppio fallo e tre errori gratuiti: si ribalta quindi la situazione con Troicki che si accinge a servire per la partita. Se pensaste che la partita sia finita, vi sbagliate di nuovo. Due errori sulla rete un doppio fallo e il tiebreak è servito: il primo a ottenere matchpoint è il numero 54 del mondo ma Nadal al servizio lo annulla (seppur con il brivido di una seconda che tocca la rete e finisce in campo). Nel punto successivo il serbo conquista un altro matchpoint al termine di uno scambio pazzesco, concluso prendendo in contropiede il maiorchino.
Questa volta sul suo servizio il serbo commette un altro gratuito poiché nel tentativo di scendere a rete si ritrova la palla sui piedi e colpisce la rete. Siamo sul 7-7: risposta vincente di Nadal che poi serve e con un tiro out dell’avversario, finalmente vince una estenuante partita contro un ottimo Troicki per 7-6, 4-6, 7-6 in 2 ore e 38 minuti, approdando così alla finale del torneo.