Categories: TENNIS HISTORY

Belinda Bencic come Martina e Mirka al fianco di Roger Federer

Roger Federer ha giocato solo altre due volte alla Hopman Cup, nel 2001 e nel 2002. E proprio a Perth, dopo un’assenza durata 15 anni, lo svizzero ha deciso di ritornare e inaugurare la nuova stagione dopo uno stop durato oltre sei mesi. Certo, gran parte del suo ritorno è dovuto al pantagruelico cachet offerto dagli organizzatori, ma non è solo questo: Federer ha ammesso di sentire la mancanza dell’atmosfera di Perth, del calore del pubblico, e di conservare lì bellissimi ricordi. Quel luogo infatti è stato teatro prima di una splendida vittoria, la prima della sua carriera, e poi di una bruciante sconfitta, ma insieme alla donna con cui avrebbe condiviso tutto negli anni a venire.

IL PRIMO SUCCESSO – Vedere giocare insieme Roger Federer e Belinda Bencic non può che farci ritornare in mente, infatti, i lontani ricordi del primo vero successo di Roger Federer, che avvenne proprio a Perth nel 2001, poche settimane prima del suo primo successo in un torneo Atp, avvenuto al Milan Indoor, quando il 29 gennaio sconfisse il francese Julien Boutter. Alla sua prima partecipazione, Roger Federer aveva rappresentato la svizzera insieme a una certa Martina Hingis. La coppia aveva battuto il duo statunitense composto dalla grande Monica Seles e da Jan-Michael Gambill, per due a uno (gli americani vinsero il doppio a risultato ormai deciso). Allora la precocissima Martina, un anno più grande di Roger, era già stata a lungo n. 1 del mondo e aveva conquistato 5 Slam solo in singolare (non ne avrebbe più vinti). Roger invece era un campioncino promettente pronto a esplodere: certo ben pochi, anche i più ottimisti, avrebbero potuto prevedere tutto quello che sarebbe poi riuscito a fare nei successivi 16 anni.

Perth, 2001: Roger Federer e Martina Hingis con il trofeo dell’Hopman Cup.

 

IN COPPIA CON IL MITO – Vedere oggi Roger al fianco di Belinda Bencic, una ragazza che potrebbe quasi essere sua figlia e che rappresenta il futuro del tennis svizzero e mondiale dà un effetto strano, come se fosse un cerchio che sta per chiudersi. Non a caso Belinda è stata seguita per un certo periodo da Martina Hingis e molti accostano il suo tennis e la sua personalità a quella dell’ex n. 1 del mondo, tuttora in attività in doppio e doppio misto. Certo, è difficile che la carriera di Bencic sarà rosea come quella di Federer o come quella di Martina, ma chi può dirlo? Anche 16 anni fa quasi nessuno avrebbe scommesso che Roger sarebbe stato in grado di vincere quasi il quadruplo degli Slam di Hingis. E invece è successo. Belinda ha rivelato che in questi giorni vicino a un maestro come Federer sta cercando di imparare tutto quello che può. Roger è stato il suo mito sin da quando vinse nel 2003 il suo primo Slam, a Wimbledon, quando Belinda aveva soli 6 anni. Vide la partita in tv insieme ai suoi genitori e una volta finito l’incontro promise loro che anche lei, un giorno, avrebbe vinto quel trofeo. I suoi la corressero, dicendo che potrà vincere Wimbledon, ma mai la coppa, che è riservata ai maschi; le donne invece vincono il piatto. Belinda scoppiò a piangere.

ROGER E MIRKA – La coppia Federer-Bencic non può che rimandare anche a un’altra coppia, che insieme aveva giocato tre lustri fa ma che continua tuttora e a gonfie vele: Roger e Miroslava “Mirka” Vavrinec, moglie e madre di due coppie di gemelli, avevano giocato a Perth nel 2002, un anno dopo il successo elvetico alla Hopman Cup. Era stata una disfatta: la Svizzera era stata battuta all’esordio dall’Australia con un secco 3 a 0. Mirka aveva perso contro Alicia Molik con un secco 6-1 6-2, mentre Federer aveva ceduto al terzo set contro Lleyton Hewitt. I futuri sposi le hanno prese anche in doppio misto, dove hanno raccolto appena 4 game. Nonostante la sconfitta, la coppia Roger-Mirka avrebbe stretto un sodalizio molto più importante e duraturo, che avrebbe segnato tutta la loro vita, fianco a fianco.

UNA FUTURA CAMPIONESSA – Belinda ha dichiarato fino allo sfinimento che giocare con Roger è un grandissimo onore. Roger, dal canto suo, ha espresso parole di stima per la giovane collega, anche oggi dopo l’incontro: «Con Belinda mi diverto molto, sono contento di giocare con lei. Ricordo benissimo quando avevo più o meno la sua età e mi trovavo in questi campi. Era tutto nuovo per me, ero entusiasta e molto emozionato». Lei, dal canto suo, ha detto di non aver provato troppa ansia: «Roger ha fatto di tutto per farmi sentire a mio agio». Belinda Bencic non è ancora una campionessa, ma è già sulla buona strada. Se lo diventerà (e ci sono buone probabilità), tra quindici anni chiunque scriverà di lei non mancherà di parlare della vittoria di oggi e di come Belinda abbia condiviso il rettangolo di gioco con un certo Roger Federer.

Michele Alinovi

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