Accadde oltre 11 anni fa, il 3 Aprile 2005, nel Master di Miami. La rivalità che ha superato qualsiasi momento storico del tennis, vedeva svolgersi il suo secondo episodio, quando nessuno poteva prevedere che il confronto avrebbe raggiunto un livello di eternità, e avrebbe cambiato la storia del tennis maschile e mondiale. Il match era nello stesso scenario della prima volta, ma era in una situazione differente. Nadal si stava avvicinando alla top 5, Federer era numero 1.
In quei primi giorni di Aprile, lo spagnolo ha giocato la prima finale nei 1000 sul cemento, da numero 31 del mondo, dove ha incontrato il più forte giocatore di quel momento, che 365 giorni prima aveva sconfitto agevolmente (2004, terzo turno, 6-3 6-4). Federer aveva già vinto 5 tornei dello Slam, e stava dominando il circuito con una autorità impressionante. La partita fu una delle migliori e delle più combattute del torneo. Adesso che sappiamo la storia dei loro confronti, risulta davvero sorprendente.
Sul lento cemento di Crandon Park, Nadal ha dominato il primo set, sviluppando il suo gioco da fondo campo, realizzando molti passanti e accelerazioni e prendendo liniziativa. Un Federer poco incisivo e senza mordente ha perso il primo set per 6-2, ma è partito meglio nel secondo parziale, andando avanti 5 giochi a 2.
La sua bassa percentuale di prime in campo nel resto del secondo set, però, ha permesso allo spagnolo di tornare in partita recuperando sul 5 pari. Il futuro numero 2 del mondo, poi, si è portato in vantaggi di 2 set a 0, grazie alla vittoria nel tie-break. I quattro set consecutivi vinti nelle due sfide, erano il preludio a quello che sono stati il 75% dei loro incontri.
Ma il vantaggio non era finito. In una delle ultime edizioni dei master 1000 in cui la finale si giocava in 5 set, Rafa si trovava 4-1 nel terzo. Che un tipo con grande sicurezza come Rafa in un match dominato abbia poi perso, è sicuramente uneccezione nella sua lunga carriera. Federer ha aumentato la sua aggressività e ha vinto il terzo set, dopo essere stato vicinissimo alla sconfitta, facendo crescere i dubbi nello spagnolo.
Il terzo set non fu un caso isolato, ma fu causato dalla grande intenzione dello svizzero di girare lincontro, reagendo come un vero numero 1. Il 6-3 6-1 nei successivi parziali, chiarì che il giovanissimo Rafa aveva sofferto vedendosi sconfiggere dopo essere stato vicinissimo alla vittoria sul tennista svizzero. La sua fiducia è terminata davanti a un Federer che ha realizzato una delle rimonte più incredibili della sua carriera.