A 38 anni, in un’intervista a Rai Südtirol, Andreas Seppi ha annunciato il ritiro dal tennis professionistico. Una carriera lunga 20 anni quella dell’altoatesino, con 3 titoli ATP, 6 ottavi di finale Slam (di cui 4 in Australia) un best ranking di numero 18 e un record invidiato da tutti i colleghi, dietro solo a Feliciano Lopez e Fernando Verdasco: quello di 66 partecipazioni consecutive nei main draw dei tornei dello Slam, anche davanti a un certo Roger Federer. Striscia aperta a Wimbledon 2005 e chiusa all’Australian Open di quest’anno.
Seppi è stato per anni un dato costante del tennis italiano, come dimostra il primato sopra riportato, e insieme a Fabio Fognini uno di quelli che hanno “portato la carretta” quando il tennis azzurro non era in salute come oggi e non poteva contare su un’abbondanza di alto livello come oggi.
In tutto questo Andreas è stato in grado di offrire picchi di prestazione altissimi, con un gioco piatto e fastidioso e un tocco invidiabile, che lo hanno portato a togliersi enormi soddisfazioni, quella più grande di tutte, per cui verrà sempre ricordato, non solo da noi italiani, battere Federer nel 3° turno dell’Australian Open 2015. In quell’occasione fu poi sconfitto agli ottavi di finale da Nick Kyrgios in 5 set.
E proprio il 5° set è stata un’altra costante nella carriera dell’azzurro, abituato a maratone epiche, quasi come fosse una comfort zone: 45 partite decise al 5° set, 24 vittorie. Non in 5 set perché in un Master 1000, ma comunque memorabile, tra i tanti, il successo “gladiatorio” su Stan Wawrinka a Roma nel 2012, nella notte del Foro Italico e dello stadio Nicola Pietrangeli.
Queste le parole di Andreas Seppi a Rai Südtirol: “Prima o poi arriva la fine per tutti e a 38 anni non credo ci sia da vergognarsi”. L’addio la prossima settimana nell’ATP 250 di Napoli oppure a casa sua in Alto Adige nel Challenger di Ortisei in Val Gardena la settimana seguente.