Nel giorno del suo esordio a livello ATP 500, Gian Marco Moroni esce al primo turno del Trofeo Conde Godó: è Jaume Munar ad avere la meglio. Il maiorchino, numero 101 del ranking, ha affrontato sulla Pista “Rafa Nadal” il lucky loser romano, che attualmente occupa la posizione numero 181 della classifica ATP. I due non si erano mai affrontati prima nel circuito maggiore: uno solo il precedente, a Biella nel 2019, vinto in due set dallo spagnolo. Moroni, sconfitto l’altro ieri da Hugo Dellien al turno decisivo delle qualificazioni, è stato ripescato al posto del francese Arthur Rinderknech, costretto a dare forfait.
LA PARTITA
Jaume Munar, quest’anno in tabellone grazie a una wild card, parte bene portandosi sul 4-0. Moroni, con grande fatica, salva due palle break e tiene il servizio nel quinto gioco. La partita, da quel momento in poi, sembra recuperare un certo equilibrio. Il primo set è però ormai compromesso e si conclude con il punteggio di 6-2, con il nativo di Santanyi che si trova di frequente ad aggredire il rovescio a una mano del “Bufalo”, piuttosto sofferente durante il match.
Lo spagnolo mette in mostra un repertorio di livello alto, fatto di regolarità, accelerazioni, recuperi e impreziosito dall’eccellente qualità delle sue giocate di tocco.
La seconda frazione di gioco si apre di nuovo con un break conquistato da Munar. L’italiano è falloso, sembra patire il grande palcoscenico nonostante il torneo per lui fosse teoricamente già finito prima del main draw. Il tennista delle Baleari ha indubbiamente più soluzioni dell’azzurro, che spesso viene punito dai precisi dropshot di Munar. Quando la partita sembra volgere all’epilogo, con Munar che può sfruttare un match point sul 5-2 in suo favore e servizio, Moroni alza la testa e conquista il primo break dell’incontro. Il giocatore romano annulla altri tre match point al 24enne di casa nel gioco successivo, e portandosi sul 5-4 riapre la seconda frazione. “Jimbo” arriva a un passo dal completare la rimonta conquistando due palle break nel decimo gioco: ancora una volta Munar sfrutta la sua abilità nello scendere a rete e porta a casa l’incontro.
UN FINALE INCORAGGIANTE
Moroni, nonostante la grande generosità mostrata nel finale, offre solo a sprazzi un gioco all’altezza del prestigio di un ATP 500. Il romano, tuttavia, non può che ritenersi soddisfatto della prestazione odierna: per fare il salto di qualità e avvicinarsi alla top 150 deve far tesoro di questa esperienza.
Lo spagnolo, invece, dimostra di avere i mezzi adatti per riprendersi una classifica adeguata alle sue potenzialità. Trovando continuità – e una condizione fisica migliore, dati gli evidenti chili in eccesso del 24enne – può riavvicinarsi alla top 50, già sfiorata dal pupillo di Rafa Nadal nel 2019. Il Barcelona Open potrebbe essere un nuovo punto di partenza per lui: ad attenderlo c’è ora la testa di serie numero 9 Nikoloz Basilashvili.
Davide Pignotti