Dopo tre mesi di inattività a causa di un probema alla mano destra, dopo che si era da poco rimesso da un affaticamento agli addominali, Matteo Berrettini è tornato e anche se quest’anno Wimbledon non assegnerà punti ATP il romano ha tutte le intenzioni di ben figurare sull’erba. Quell’erba che lo scorso anno ha regalato al numero uno d’Italia il successo all’ATP 500 del Queens e l’approdo in finale a Wimbledon, oggi rappresenta un nuovo punto di partenza. Nel match di secondo turno contro il qualificato Radu Albot Berrettini è partito con il piede giusto e non sembra patire troppo la lontananza dai campi da gioco: chiude 6-2 il primo set con 2 break a favore. Tutto a un tratto però nel secondo set emergono difficoltà nell’esecuzione dei colpi a rimbalzo e Albot conquista un break chiudendo la seconda partita per 6-4.

L’azzurro continua ad avere difficoltà ad inizio terzo set quando deve annullare diverse palle break, ma grazie ad una prestazione esemplare con la prima di servizio rimane avanti nel punteggio e riesce a ritrovare i colpi da fondo che gli consentono di rubare il servizio al moldavo e di chiudere la partita 6-3.

Tutto sommato il Matteo odierno ha convinto anche se è il primo lui ad essere consapevole che la strada è ancora lunga. Come detto è da rimarcare la prestazione al servizio con un 71% di prime in campo e 21 ace; una battuta che quando nient’altro stava funzionando è riuscita a tenerlo a galla.

Al prossimo turno potremmo assistere a un derby, poichè Lorenzo Sonego è avanti 7-6 3-4 contro Struff quando la partita è stata sospesa per pioggia e rinviata a domani. L’altro azzurro impegnato nel torneo era Musetti, che ha perso all’esordio contro Bashilashvili.