Auguri a Gianluigi Quinzi

Oggi è il compleanno di Gianluigi Quinzi. Sono 20 gli anni che festeggia il giocatore marchigiano, un compleanno importante, che segna per solito il congedo dal periodo da “junior” e che lo proietta verso la sua carriera da “pro”, carico com’è di attese e aspettative.

Di fatto Quinzi si porta dietro il titolo di “predestinato”. Ottimo giocatore nel periodo junior, con spiccata propensione per un tennis di costanza ma già dotato di ottimi colpi da fondo, con un servizio sul quale lavorare, ma mancino e quindi di suo già insidioso. Queste caratteristiche, insieme ad una indiscussa “tigna” da lottatore, lo hanno portato al successo a Wimbledon 2013. Poi il progressivo salto tra i professionisti, con un incoraggiante esordio che lo portava ad una classifica rispettabile per la sua età, nel luglio del 2014, al n. 301.

E poi? Un 2015 che conferma il rendimento ottenuto nel 2014, con un’attività non fittissima, ma pur sempre con buoni risultati, come le vittorie nell’ITF (USA F7, OLANDA F5) e qualche interessante incurisione sia nel circuito challanger (quarti di finale a Napoli) e poi esperienze in qualificazione a Miami e Roma, ben figurando in entrambe le occasioni.

La salita è dura, specie se non si trova la via per percorrerla, cambiando allenatori, assaporando (quanto fretta Barazzutti!) il clima Davis, giocando inutili competizioni giovanili quali la Coppa Valerio, ottime occasioni per perdere tempo (e qualche punticino ATP), mentre altri suoi coetanei classe ’95, ’96 e ’97 (citofonare Kyrgios, Ymer, Alexander Zverev) sono già nel circuito maggiore. E accumulando nervosismo e polemiche, come quella con Filippo Volandri a San Marino nel 2014. Insomma: riprendere il bandolo della matassa si deve e, soprattutto, si può, magari senza troppa pressione e senza l’etichetta di “italiano che matura tardi”.

Il 2016 di Quinzi è iniziato in modo promettente: quarti di finale nel circuito Future Statunitense, (nel 25000 $ di Los Angeles con una vittoria contro lo statunitense Nicolas Meister ed una sconfitta con un altro giovane yankee, Stefan Kozlov (classe ’98!). Poi tentativo di qualificazione nel challanger di Maui, perso al foto-finish contro Meister, ancora lui, segno che la classifica di n. 380 al momento dice la verità, con buona pace dei professionisti del “top X in prospettiva” italici.

Facciamo dunque gli auguri a Gianluigi, affinché dia il meglio di se stesso, si diverta e ci diverta, arrivando più lontano possibile nel mondo del tennis.

Alberto Maiale

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