Cinque anni fa se ne andava Federico Luzzi

Il 25 ottobre del 2008 Federico Luzzi veniva stroncato a soli 28 anni da una leucemia fulminante. Il mondo del tennis non lo ha mai dimenticato, in suo nome è nata l' Associazione FEDE LUX e la sezione "AIL Federico Luzzi", nella sua Arezzo. Di L. Paolucci.

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Era il 25 ottobre del 2008  quando Federico Luzzi, tennista aretino di 28 anni,  veniva portato via da una leucemia fulminante. Federico era considerato una delle promesse più luminose del tennis italiano,  protagonista di una brillantissima carriera juniores dove vinse campionati europei e mondiali. Nel 2001 il debutto in Coppa Davis a soli 21 anni, convocato da Capitan Barazzutti per via dei numerosi forfait dei top players, Fede dette il meglio di sé per la maglia azzurra vincendo il proprio match dopo una maratona di più di 4 ore.

Nello stesso anno raggiunse i quarti agli Internazionali d’Italia, superando il  n. 7 e 19 del mondo.
Di lui si ricorda anche il pugno inferto, nel 2004, all’austriaco Koellerer noto provocatore del circuito, dai comportamenti tutt’altro che esemplari.
Giocatore estroso, forse troppo leggero nel fisico per un tennis attuale fatto più di atleti che di rifinitori, ma dalla tecnica eccelsa, l’aretino vide svanire la sua carriera da predestinato per un infortunio alla spalla mal curato e per la brutta storia delle scommesse, frutto di una semplice  ingenuità. Bravata che costò cara a Luzzi il quale si vide inferta una squalifica di 200 giorni dall’ATP nel febbraio 2008, provvedimento troppo severo dato che l’azzurro non aveva mai alterato nessun match. Durante l’esilio forzato dal tennis Federico era volato in America per frequentare un corso di recitazione ed era stato scelto per una parte in una serie tv.

Ritorna in campo nel mese di settembre perdendo diverse partite al terzo set,  dove crolla fisicamente avvertendo un’insolita stanchezza.

Il 19 ottobre giocherà la sua ultima partita. Durante un match di serie A per il TC Parioli si sente male e dopo un 15 si vede costretto ad abbandonare il campo spossato da un forte mal di testa. Rientrato nella sua città natale viene ricoverato per una polmonite ma gli accertamenti danno un responso più grave, leucemia mieloide acuta. La malattia lo ucciderà in pochi giorni,  la sera del 24 ottobre Federico entra in coma in seguito ad una crisi respiratoria e non si sveglierà più.
La sua morte, veloce ed ingiusta, sconvolse tutto il mondo del tennis che lo ricorda sempre con grande affetto e commozione. Dalla fine tragica di Federico è nata però una speranza per quanti si trovano alle prese con questo male. I genitori e la sorella del tennista hanno fondato l’ Associazione FEDE LUX , i cui fondi aiutano l’ AIL (l’associazione italiana contro  le leucemie-linfomi e mieloma).  La FEDE LUX ha dato vita anche alla “sezione AIL  Federico Luzzi” di Arezzo, che finanzia il servizio domiciliare di assistenza, nonché un supporto psicologico tramite un’esperto psico-oncologo per aiutare pazienti e parenti ad affrontare al meglio la difficile situazione.
Tutta la redazione di Tennis Circus si unisce al ricordo di Federico.

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