Sembra così lontano il giorno in cui Simone Bolelli e Fabio Fognini, grandi amici dentro e fuori dal campo, hanno sollevato il loro primo ed unico Slam di doppio vinto nel gennaio 2015. Eppure, sono solo due anni fa. Ora, tra nuove motivazioni e cambiamenti, scopriamo che cosa si aspettano i due azzurri dal 2017.
FABIO TRA NUOVO ALLENATORE E OBIETTIVI – Cominciando da Fabio Fognini, intervistato da La Gazzetta dello Sport, fresco di nuovo coach (l’argentino Franco Davin) come testimonia anche l’ultima foto postata dal ligure sui social network: “Con Josè (Perlas, ndr) cinque anni fantastici, ho vinto i primi titoli e lo Slam di doppio. Negli ultimi tempi ci eravamo un po’ adagiati e quando si perde è giusto andare a cercare le motivazioni da qualche altra parte. Cambierò tutto lo staff in modo radicale, in modo da avere più freschezza mentale”. La stagione appena conclusa ha confermato la scarsa forma degli italiani negli ultimi anni e soprattutto, la pochezza in ottica futura, soprattutto considerando che il giocatore che più ha stupito quest’anno è stato Paolo Lorenzi, 35 anni compiuti da poco: “Tanti errori commessi in passato, in Italia ci sono pochi coach veramente preparati. Forse ora la scelta della Federazione di affiancare giocatori appena ritirati agli allenatori può rivelarsi giusta. Poi complimenti a Paolino, ma il più pazzo rimango io.”
“A GENNAIO CI SARO'” PAROLA DI BOLE – Simone Bolelli, invece, intervistato da Sportface.it fa una promessa ai tifosi italiani: “A gennaio sarò in forma, sono passati quattro mesi e mezzo dall’intervento anche se manca ancora un po’ di tono muscolare. Ho ripreso ad allenarmi con costanza. Mi aspettavo una stagione diversa, purtroppo mi sono fatto male in un momento in cui stavo bene, ma voglio riprendermi anche perchè ho intenzione di fare altri 5-6 anni ad alti livelli“. Parole piacevoli da parte del ragazzo, che ha intenzione di risalire la china piano piano: “Giocherò molti Challenger per recuperare in classifica, senza crearmi troppe aspettative: la mia priorità è la condizione fisica. Partirò dalla posizione numero 500 circa e giocherò anche in doppio, una specialità che mi ha dato tanto negli anni passati“.
I CHICCHI E MURRAY – In coro, invece, Fognini e Bolelli incoronano il nuovo numero uno Andy Murray: “E’ migliorato tantissimo soprattutto sulla terra, ha strameritato il sorpasso su Djokovic” – dice Simone; “Tra gli ’87 manco solo io come numero uno (ride, ndr), Murray ha fatto una seconda parte di stagione da fenomeno, merita di stare lì.” – replica, simpaticamente, Fogna.