Italiani: gente da challenger

Buone notizie questa settimana dal mondo challenger: ben 4 italiani hanno giocato e vinto i loro primi turni in Messico e Cina, eliminando in entrambi i tornei la prima testa di sere. Un segnale positivo che va analizzato.

Per gli aficionados più attenti anche a quello che possiamo considerare il tennis di serie B non è certo una novità quella di vedere impegnati molti dei nostri tennisti tra i tornei di questa ipotetica “seconda categoria” del tennis professionistico. Basterebbe il solo dato della presenza azzurra quasi costante nella Masterino che chiude la stagione challenger da qualche anno a questa parte: Volandri (vincitore), Lorenzi (due volte), Bolelli, Cecchinato.
In questa settimana però registriamo ben quattro successi al primo turno su quattro partecipazioni nei maindraw di Schenzen (Cina, cemento outdoor, 75000 $ +H) e St. Luis Potosì (Messico, terra rossa, 50000 $ + H). Nel torneo cinese il successo in tre set sulla testa di serie n. 1 Taro Daniel ottenuto dal nostro Thomas Fabbiano conferma quanto di buono sta facendo il tennista di San Giorgio Jonico dalla fine della stagione 2015 ad oggi. Un successo molto importante perché il giapponese è n. 85 del ranking e perché continuando così il pugliese potrebbe avvicinare ulteriormente la top 100, giacché davanti a lui ci sono parecchi giocatori con punti in scadenza. Il prossimo match è abbastanza complicato: lo attende il giovane australiano Luke Saville, buon prospetto sulle superfici veloci.
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In Messico invece arrivano due squilli importanti ed una conferma. Partiamo dal risultato di Federico Gaio sulla testa di serie n. 1 del tabellone, Michael Berrer, veterano ed espertissimo. Un match molto strano, in cui entrambi hanno alternati ottime giocate ed errori. Ma la maggiore attitudine di Gaio per la terra rossa ha avuto la meglio, in un match che poteva essere chiuso sia al tiebreak del secondo set che sfruttando il doppio break che l’azzurro si era ottimamente procurato portandosi sul 5-2, e poi col match point malamente sprecato sul 5-3. Un successo importante che spiana la strada del nostro giocatore verso un secondo turno fattibile contro il serbo Nikola Milojevic.
Giustino
Da tempo Lorenzo Giustino non metteva a segno un buon risultato. C’è riuscito questa volta con una bella vittoria, convincente, contro un giocatore molto esperto del circuito challenger quale l’ecuadoreno Giovanni Lapentti. Due set a zero dimostrando sempre un ottimo controllo di entrambi i fondamentali da fondo campo. Al secondo turno match abbordabile contro l’egiziano Sawfat, vecchio frequentatore dei futures mediterranei.
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La conferma arriva da Matteo Donati. Il nostro giovane più promettente (anzi, direi affidabile dati alla mano) ha disposto piuttosto agevolmente dello statunitense Daniel Nguyen, proiettandosi verso un secondo turno che lo continua a vedere logico favorito contro il qualificato Marcelo Arevalo. Donats, come lo chiamano i suoi tifosi, aveva bisogno di questo segnale dopo l’infortunio alla spalla che sta condizionando il suo 2016 fino a questo momento non brillante. Un buon torneo in terra messicana porterebbe via le nubi e consentirebbe di mantenere in vista dei tornei europei il livello di classifica raggiunto, un fattore che in termini di morale non è per niente da sottovalutare nell’avvicinamento al tennis di vertice, che spesso respinge i primi assalti dei giovani tennisti, rimandandoli indietro in classifica pieni di fantasmi e dubbi.

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