Se in questi ultimi anni abbiamo assistito ad una rinascita, e ad una rapida scalata di ranking ritornando in vetta, dei campioni over 30 come Rafael Nadal, Roger Federer, Novak Djokovic, non da meno sono gli italiani. Come a dire ch, in un certo senso, la maturità porta con sé una nuova giovinezza, costituita da una maggior consapevolezza dei propri mezzi e da una più grande abilità nel sapere dosare le proprie forze, così è stato un po’ per tutti i tennisti della generazione degli anni ’80, nonché per i nostri azzurri. Basti pensare alla tre vittorie del trentaduenne Fabio Fognini ottenute nel 2018 e al trentaquattrenne Andreas Seppi che in questi spiccioli del 2019 ha già ottenuto ottimi risultati.
Barlumi di ripresa, il bolzanino, li aveva già manifestati all’inizio del 2018 quando vinse il Challenger di Canberra, miglior risultato ottenuto nei tornei minori dal 2014. Per parlare di titoli ATP invece dobbiamo risalire al 2012, anno in cui approdò quattro volte in finale, due ne vinse (il Serbia Open e il Kremlin Cup) raggiungendo così la terza vittoria complessiva. Il 2013 lo vide ottenere il suo miglior ranking posizionandosi al numero 13. Durante il 2015 e il 2016 Seppi fece ancora parlare di sé per i successi guadagnati: raggiunse altre due finali (ai tornei di PBZ Zagreb Indoors e di Gerry Weber Open) e, nell’anno successivo, vinse la finale di doppio con Simone Bolelli al Dubai Tennis Championships. Il 2017 lo vide protagonista di qualche quarto, il 2018 fu un anno migliore infatti riuscì ad arrivare, in diversi tornei, alle semifinali.
Ma ecco iniziare il 2019 che Andreas torna a risplendere dispiegando le ali come un cigno. Con grande stupore di tutti, e con tanta felicità per i suoi fan, assistiamo alla sua ascesa durante il torneo di Sydney. Turno dopo turno raggiunge la finale dove incontra il giovane australiano Alex De Minaur ma la freddezza e l’esperienza di Seppi non basta, il Next Gen vince in casa ottenendo così il suo primo titolo ATP. L’algido italiano però non è un cigno ferito piuttosto un animale fiero: per raggiungere la finale, ha sconfitto tennisti come Stefanos Tsitsipas e Diego Schwartzman, ben più giovani e collocati più in alto in classifica rispetto a lui. Non solo. Con questo successo è anche approdato alla 35° posizione del ranking migliorando di due posizioni.
In questo momento ha ottenuto un altro successo agli Australian Open 2019 appena avviati: ha battuto l’americano Steve Johnson giungendo così al secondo turno dove incontrerà Jordan Thompson. Il torneo di Melbourne sembra portargli fortuna visto che negli ultimi due anni si è sempre arrestato agli ottavi di finale. Che la maturità tennistica gli porti consiglio e gli faccia vivere un periodo positivo? Noi ci speriamo. Intanto al nostro azzurro, che ricordiamo è detentore di due primati – è l’unico ad aver vinto tre titoli ATP su tre differenti superfici (erba, terra battuta e cemento) e l’unico ad aver vinto un torneo sull’erba – , non resta che augurare un grosso in bocca al lupo.
Isabella Bonciani
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Bravissimo!
Bravissimo Andreas!