Da alcuni anni esperti e tifosi sono convinti che quando la vecchia guardia (Pennetta, Schiavone e Vinci) appenderà la racchetta al chiodo, in Italia non avremo giocatrici che possano giungere nella top 10 e veramente poche da poter entrare nelle top 100. Ma è realmente così?
di Francesco Mazza
In questi ultimi anni il tennis rosa ha dato grandi soddisfazioni al popolo italiano. Dal 2007 a oggi la squadra femminile di Barazzutti è giunta per ben 5 volte in finale di Fed Cup ed è riuscita ad aggiudicarsi il titolo in ben 4 occasioni (2006,2009,2010,2013). Le ragazze che hanno composto il team in quegli anni sono state principalmente Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Roberta Vinci e negli ultimi anni Sara Errani. Come dimenticare le grandi emozioni del Roland Garros 2010 quando Francesca Schiavone a sorpresa riuscì a vincere il torneo parigino. In quelloccasione la leonessa riuscì a farsi amare persino dal popolo francese, solitamente freddo nei confronti dei cugini italiani. Indimenticabili alcuni momenti come il bacio finale alla sua amata terra rossa, la grinta messa in campo durante i match e il cuore con cui cantò linno alla premiazione. Nel 2011 Francesca è riuscita a raggiungere la quarta posizione della classifica WTA (suo best ranking) e a giungere per lennesima volta in finale al Roland Garros dove si arrese alla cinese Li Na.
A farle compagnia in questi anni ci sono state le due ragazze terribili pugliesi, Pennetta e Vinci. Flavia nellAgosto 2009 riuscì a giungere alla 10° posizione del ranking e dopo essere stata tormentata per un lungo periodo da problemi al polso destro, è riuscita a tornare più forte di prima e a giungere alla vittoria nel recente torneo californiano di Indian Wells. Roberta è stata capace di sopperire ad alcuni suoi limiti tecnici, in particolare al suo rovescio unicamente in back, ed è riuscita a giungere nel Giugno 2013 all11° posizione nella classifica WTA di singolo e a diventare numero uno del mondo nella classifica di doppio, in particolare dopo aver deciso di giocare in coppia con la sua grande amica Sara Errani.
Gli anni però passano e le nostre giocatrici hanno superato le trenta candeline. Chi al momento del loro ritiro potrà ripetere le loro gesta?
Sara Errani ha sicuramente davanti a se ancora 4-5 anni di ottimo tennis da poter esprimere e può sicuramente migliorare il suo gioco, in particolare il tanto criticato servizio. La tennista romagnola ha già dato dimostrazione di essere una grande giocatrice giungendo in finale nel 2012 al Roland Garros e arrivando fino alla 5° posizione nel ranking di singolo e alla 1° posizione nel doppio. Ha avuto un periodo di flessione in questi ultimi mesi, questo è innegabile, ma Sara tornerà al più presto a giocare il suo tennis migliore, magari proprio nel suo amato torneo parigino.
Karin Knapp è stata molto sfortunata nella sua carriera. Dopo essere giunta nel 2008 nelle prime quaranta giocatrici al mondo, si è dovuta fermare prima per un problema al cuore e subito dopo per una fastidiosa infiammazione al ginocchio. A causa di ciò la bolzanina è dovuta ripartire dai tornei Itf di seconda fascia e dopo grandi sacrifici con laiuto del suo allenatore e fidanzato Francesco Piccari è riuscita a risalire e a tornare nel tennis che conta. Sicuramente Karin ha il gioco per poter puntare alle top 20 e potrà sicuramente togliersi altre soddisfazioni nei prossimi anni.
Camila Giorgi, o forse sarebbe più giusto scrivere, Camila bum bum Giorgi. Talento, non talento, buona giocatrice? Che dire, Camila ha un gioco che se provo a definirlo dattacco è riduttivo. Il suo gioco è improntato sui vincenti già dal servizio dove ancora concede troppi doppi falli durante i match. Una cosa però è certa, è sicuramente lazzurra di maggiore prospettiva e sembra che negli ultimi mesi sia riuscita a fare quel primo passo di qualità che gli addetti ai lavori si attendevano. La presenza del papà è ingombrante ma la scelta di essere seguita anche dalla federazione e in particolare dal team di Tirrenia può solo farle bene e farla maturare. Camila può davvero entrare nelle top 10 se riesce a diventare meno fallosa e in particolare se riesce a capire che non tutte le palle bisogna tirarle a 130 km/h sulla riga.
Nastassja Burnett è sicuramente un talento. La tennista romana, classe 1992, ha avuto nellultimo periodo un rallentamento ma è riuscita in passato ad esprimere un gioco propositivo che può farla per lo meno entrare nella top 100. Molto di più al momento è difficile chiedere a Nastassja anche se è ancora molto giovane e potrà farmi ricredere.
Dietro di lei ci sono tre giocatrici che sembrano aver dato una svolta o per lo meno stanno tentando di fare il grande salto nel tennis che conta.
La giocatrice del momento è sicuramente Gioia Barbieri. La tennista di Forlimpopoli sta dimostrando di essere una buona promessa per il nostro tennis. Non sono sicuramente un caso le vittorie della scorsa settimana a Stoccarda dove è riuscita a passare le qualificazioni, sconfiggendo anche la Pironkova, e dove è riuscita a mettere in difficoltà in alcuni momenti del match la ex numero 2 al mondo Svetlana Kuznetsova. Anastasia Grymalska e Giulia Gatto Monticone possono essere altre due giocatrici di buon prospetto. In particolare le tre giocatrici azzurre sembrano aver finalmente deciso di puntare più sulle qualificazioni dei tornei WTA che sui tornei di seconda fascia. Questo è anche dovuto alla nuova distribuzione dei punti nei tornei Itf che sfavorisce le giocatrici più indietro nel ranking. Roma e le qualificazioni del Roland Garros si avvicinano ed è arrivato il momento di far capire di che pasta sono fatte.
Delle tenniste più giovani Alice Matteucci e Camilla Rosatello sembrano avere qualcosa di più delle loro coetanee e si spera che possano giungere presto nella famigerata top 100.
Ora è giusto che ognuno di voi giunga alle proprie conclusioni ma a mio parere i prossimi anni del tennis rosa non saranno poi così neri.