Lorenzo Sonego è il terzo italiano nella storia del tennis nazionale a vincere un torneo sull’erba. Il piemontese si è imposto nell’ATP 250 di Antalya, battendo in tre set il serbo Miomir Kecmanovic. Ma quando aveva 13 anni, se lo sarebbe aspettato? Il torinese ha giocato a calcio fino a 13 anni, nelle giovanili del Torino. La prima volta che ha preso una racchetta in mano è stata ad 11 anni, ma le sue potenzialità sono risultate subito evidenti. Nonostante ciò, Lorenzo ha proseguito con il calcio. La decisione di mollare definitivamente il pallone è stata presa dopo i 13 anni. La causa è stata il suo fisico troppo filiforme per uno sport come il calcio dove lo scontro “fisico” è ritenuto fondamentale.
L’aver iniziato tardi non è stato limitante per Lorenzo. Il piemontese ha mantenuto una “verginità agonistica” che gli ha permesso di affrontare le partite senza pressioni, come ha affermato il coach Gianpiero “Gipo” Arbino. Già all’epoca la testa di “Sonny” e la determinazione erano i suoi punti cardine. Nessun punto era perso, già velocissimo, correva su ogni palla. Le uniche “pecche” erano il rovescio e l’essere un attendista, caratteristica che ancora oggi lo penalizza in alcune situazioni. Il rovescio era ad una mano, ma non riusciva ad imprimere abbastanza forza. Di conseguenza, Arbino ha deciso di cambiarlo in un rovescio bimane, scelta che oggi sta dando i suoi frutti.
Nel corso degli anni è cresciuto grazie al grande coach Gipo Arbino e al progetto FIT di Umberto Rianna. E’ merito loro se le lacune di Sonego sono scomparse quasi definitivamente. Dico “quasi” perchè Lorenzo ha ancora grandi margini di miglioramento, come ha affermato tempo fa anche Arbino.
Da due anni a questa parte, la crescita del piemontese è stata inarrestabile. Nel 2017 ha vinto il suo primo titolo challenger a Ortisei. Naturalmente, il 2018 è stato più fruttuoso dell’anno precedente: secondo turno sia a Melbourne che a New York, secondo titolo challenger a Genova ed entrata in top100. Quest’anno, ha raggiunto per la prima volta i quarti in un 250 a Marrakech ed in un Master 1000 a Montecarlo.
L’apice della stagione e della carriera è stato il titolo vinto ieri ad Antalya, battendo uno dopo l’altro giocatori di alto livello. Mannarino e Carreño, per citarne alcuni, sono solo due dei giocatori più importanti sconfitti da Sonego. E’ stata una settimana perfetta in cui ha servito 64 aces ed ha perso solo tre volte il servizio. Grazie al primo titolo 250 vinto ad Antalya, la Turchia resterà per sempre nel cuore di “Sonny”.