Ripartire da Forlì, direzione Wimbledon. Lorenzo Musetti, già vincitore dell’edizione 2020 del torneo forlivese, conclude la sua primavera sul rosso aggiudicandosi la sesta edizione stagionale degli Internazionali organizzati al Tennis Club Villa Carpena.
Dopo l’amara sconfitta subita da Stefanos Tsitsipas al Roland Garros, per il talentuoso ventenne toscano era importante ripartire da un buon risultato, per risollevare il morale e la classifica. Certo, si tratta di una tappa del circuito Challenger, ma di questo è uno dei tornei più prestigiosi al mondo: il montepremi in palio raggiunge infatti la ragguardevole somma di 135mila euro.
Conquistando i 125 punti ATP destinati al vincitore del torneo della città romagnola, Muso diventa quindi numero 4 d’Italia portandosi a occupare il posto 57 della classifica mondiale, a pochi passi dal suo best ranking (#51).
UN CAMMINO FATICOSO
Musetti, prima testa di serie e favorito numero uno per la vittoria finale del torneo, ha dovuto superare un percorso più accidentato del previsto per qualificarsi all’ultimo atto del torneo forlivese. In un ricco tabellone nel quale spiccavano tra gli altri i nomi di Munar, Coric, Etcheverry, Dellien, Daniel e Juan Manuel Cerundolo, l’allievo di Simone Tartarini ha dovuto faticare molto più del previsto, vincendo tre partite al terzo set – che sarebbero state quattro se solo Cerundolo non si fosse ritirato dopo due parziali.
Tante le ore in campo per Musetti, quindi, che trova in finale l’allora numero 369 del mondo Francesco Passaro, uno dei giocatori italiani più “caldi” del circuito cadetto. Il 21enne perugino, protagonista in questa settimana del torneo di casa, come accaduto nel suo primo exploit a Sanremo era stato costretto a partire dalle qualificazioni. Da lì, ha messo in fila vittorie contro Fils, Zeppieri, Bonadio e soprattutto contro un giocatore di gran livello (soprattutto su terra battuta) come Jaume Munar, numero 87 del ranking. Passaro, che qualche settimana fa ha avuto l’onore di debuttare nel circuito maggiore direttamente sul centrale del Foro Italico, fa del suo dritto l’arma migliore del suo repertorio.
La pesantezza di palla che l’allievo di Roberto Tarpani riesce a generare dai suoi fondamentali è talmente notevole da poter prospettare per lui un ingresso piuttosto agevole nei primi 150 del mondo. Se ne accorge subito Musetti, che non parte bene anche a causa di un irrigidimento del diaframma dettato dalla tensione: dopo la chiusura del primo parziale ha bisogno addirittura del medical time out.
Vinto il primo set con un perentorio 6-2, in appena 35 minuti, Passaro non riesce a contenere il ritorno del classe 2002 dal rovescio divino, che chiude gli ultimi due parziali con un netto 6-3 6-2. Oltre due ore di battaglia, che consegnano il trofeo a un Musetti più arrembante e solido rispetto al sorprendente umbro.
SULL’ERBA TEDESCA LO ATTENDE BASILASHVILI
La giornata di oggi vedrà di nuovo protagonista il giocatore di Carrara, impegnato nell’ATP 250 di Stoccarda che apre lo swing su erba. Il sorteggio non è stato clemente con Lorenzo, che affronterà nel primo turno il potente georgiano Nikoloz Basilashvili. Qualora dovesse avere la meglio sull’ostico avversario, l’italiano potrebbe ritrovarsi ad affrontare Nick Kyrgios: al di là dei risultati, il torneo sarà un vero e proprio banco di prova del gioco di Musetti su questa superficie.
L’unica partita giocata dal toscano sul campo verde, infatti, risale alla scorsa edizione di Wimbledon. Per sostenere l’esame di maturità, il NextGen saltò tutti i tornei preparatori e si ritrovò ad affrontare, senza le armi giuste a disposizione, il futuro semifinalista Hurkacz. Quest’anno, però, Lorenzo si è iscritto all’Università: dovesse saltare la sessione estiva d’esami per esultare nel Tempio del tennis, ce ne faremo una ragione.