Lorenzo Musetti: “Sogno di diventare il numero uno del mondo”

In un’intervista a Tuttosport il 18enne tennista di Carrara n. 286 del mondo, parla delle sue aspirazioni ricordando con orgoglio il successo agli Australian Open juniores 2019. La vittoria degli Australian Open juniores 2019 (battuto in finale lo statunitense Emilio Nava 4-6,6-2,7-6) dopo aver centrato la finale degli Us Open juniores 2018 battuto in finale da Seyboth Wild, ha fatto emergere tutto il talento di Lorenzo, considerato l’astro nascente del tennis italiano: “Il giorno del mio successo dello scorso anno agli Australian Open junior è stato un momento fantastico, il migliore della mia carriera finora,non pensavo di ottenere così presto un successo così importante”.

Lorenzo si è fatto così conoscere al grande tennis: “Un mese continuo di chiamate, interviste, interventi in studio, ho fatto un po’ di fatica a concentrarmi bene sugli allenamenti e in gara ufficiale in quel periodo, ma piano piano ho imparato a gestire la situazione, la notorietà acquisita dopo il primo grande trionfo”. “Il passaggio da junior a Pro è stato ovviamente difficile, ma giocando partita dopo partita ho incamerato l’esperienza necessaria per adattarmi al meglio, le partite sono il migliore allenamento che si possa fare.

Quest’anno ho giocato il mio primo torneo Atp 500 a Dubai sul veloce outdoor, superficie sulla quale mi trovo particolarmente a mio agio. È stata una grande emozione, ho passato bene i due difficili turni di qualifiche contro Popyrin e Donskoy e ho disputato un ottimo incontro al primo turno contro Andrej Rublev dopo un’ora abbondante di match molto combattuto. Ho incontrato gente forte dai quali ho imparato particolari tecnici utili per crescere e potermi confermare nel proseguio della mia carriera”.

Le ambizioni di Musetti sono incentrate a scalare la classifica mondiale e lottare per i tornei più importanti con grande umiltà e impegno: “Voglio ottenere il massimo, voglio diventare il n. 1 del mondo. Prima dello stop per la pandemia mi ero prefissato con il mio allenatore Simone Tartarini di entrare nel tabellone di qualificazione al Roland Garros, ero con la testa concentrato verso l’obiettivo, mi mancavano pochi punti da racimolare, ma pazienza riprenderò presto a lottare per raggiungere i miei scopi. Un mattoncino alla volta e si costruisce la casa”.

Nicola Devoto

Redazione Tennis Circus

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