Amaro risveglio per Flavio Cobolli, il 19enne romano numero 147 del mondo, che sognava il suo esordio nel tabellone principale di un Masters 1000. Il benservito gliel’ha dato in tre set (4-6, 6-4, 6-3) Emil Ruusuvuori, classe ‘99, buona tecnica e indubbia personalità, che solo ieri aveva tarpato le ali ad un altro italiano, Gianluca Mager, sul Campo dei Principi monegasco.
L’italiano, avanti di un set, non sfrutta il break di vantaggio nel secondo e, dopo una lotta di due ore e venti minuti, cede il match e le chiavi d’accesso al tabellone principale del Master 1000 di Montecarlo al rivale finlandese. Non raggiungerà quindi gli altri italiani presenti nel main draw del torneo del principato (Sinner, Sonego, Fognini e Musetti).
Dopo un primo set in cui era andato sotto e poi aveva rimontato, viene ripagato con la stessa moneta dal suo avversario, visto che Flavio è stato avanti due volte avanti di un break. Peccato per le occasioni non sfruttate, sicuramente figlie dell’inesperienza e dell’emozione. La stagione sulla terra è appena cominciata e Flavio avrà tutto il tempo per mostrarci quello che sa fare.
Questa sconfitta difatti, ha il sapore di un debutto: dopo il recente trionfo nei Challenger di Zadar, in Croazia, il tennista romano ci ha regalato una inaspettata vittoria con Hugo Gaston, n. 63 del ranking ATP e promessa francese dal tennis anacronistico e sorprendente. Una vittoria che conferma la crescita del tennista romano e le aspettative, ben riposte, di papà Stefano, il suo allenatore.
Il percorso di Flavio è ancora lungo, e la strada è tutta in salita, ma il romano sembra ben equipaggiato: dalla sua parte ha i soli 19 anni di età uniti ad un bagaglio pieno di sogni e ambizioni. Del resto, come diceva qualcuno “un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia…”.
Non ci crediamo e tu, Flavio, non smettere di sognare.
Roberta Massarelli