Roland Garros, Errani e Pennetta alla caccia dei quarti

Il primo giorno della seconda settimana del Roland Garros 2015 è all’insegna del tennis azzurro in gonnella. Flavia Pennetta e Sara Errani oggi sfideranno rispettivamente la spagnola Garbine Muguruza e la tedesca Julia Goerges per un posto nei quarti di finale.
Se Sara Errani è già entrata per ben tre occasioni tra le prime otto dello Slam parigino (con la finale conquistata nel 2012, la semifinale nel 2013 e i quarti raggiunti l’anno scorso), per Flavia Pennetta sarebbe la prima volta; la tennista brindisina, infatti, non è mai riuscita a spingersi oltre gli ottavi di finale (raggiunti nel 2008 e nel 2010). Per entrambe, raggiungere un risultato simile sarebbe l’occasione di svolta dopo un inizio stagione con molti alti e bassi, senza nessun exploit significativo.

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Sara Errani, il riscatto sull’amata terra rossa di Parigi
Sono passati tre anni da quando una giovane romagnola di piccola statura, ancora poco conosciuta dal grande pubblico, batteva a sorpresa Samantha Stosur e diventava la seconda azzurra a raggiungere la finale del Roland Garros dopo Francesca Schiavone. Da quel momento a oggi, di acqua sotto i ponti ne è passata e oggi Sara Errani è un’affermata top-player stabile in top-20, ormai abituata a spingersi in fondo ai tornei senza destare più alcuna sorpresa. Certo, negli ultimi due anni Sara ha passato periodi di crisi dal punto di vista professionale, ma sulla ‘sua’ terra rossa non ha quasi mai deluso: non a caso i suoi migliori risultati del 2014 sono stati la storica finale raggiunta agli Internazionali d’Italia e i quarti di finali proprio a Parigi.

Sarita non ha iniziato il 2015 nel migliore dei modi, collezionando delusioni cocenti sul cemento australiano e americano, ma è tornata a conquistare un titolo dopo due anni, sulla terra rossa di Rio de Janeiro. Se le prestazioni a Stoccarda, Madrid e Roma non sono state all’altezza delle aspettative, Sara finalmente è ritornata in gran forma nello Slam francese. Dopo due lunghe battaglie finite al terzo contro l’americanina Alison Riske e la giovanissima tedesca Carina Witthoeft, la n. 17 del mondo è stata protagonista di una prestazione straordinaria contro Andrea Petkovic, attuale n. 10 del ranking, rifilandole un doppio 6-3.

Oggi Sara si appresta ad affrontare un’altra tedesca (la terza del torneo!), Julia Goerges. Classe 1988 e best-ranking alla 15esima posizione raggiunto nel 2012, Julia Goerges, come la connazionale Sabine Lisicki, è una giocatrice potentissima ma terribilmente discontinua: con un servizio micidiale e un dritto-killer, quando è in giornata è in grado di battere chiunque, ma spesso è anche capace di perdere da chiunque. Attuale n. 72 del mondo, infatti, dopo settimane di buio ha ritrovato il suo gioco proprio qui a Parigi, battendo le statunitensi Irina Falconi e Coco Vanderweghe, ma soprattutto la top-5 Caroline Wozniacki, massacrandola di vincenti da fondo che hanno sfondato il muro difensivo dell’ex n. 1 del mondo.

I precedenti tra le due recitano 2 pari, con l’unico confronto diretto su terra rossa (a Barcellona nel 2012) vinto dalla nostra per 6-3 6-2. Anche se Sara è favorita sulla carta, si prospetta una partita molto complicata: oggi Sarita dovrà essere pronta a variare il gioco e non lasciare punti fermi all’avversaria, spezzando il ritmo dal fondo e costringendola a spostarsi, per non essere travolta dalla furia tedesca. La posta in palio? I quarti di finali e l’appellativo, a questo punto obbligato, di ammazza-tedesche.

2014 Dongfeng Motor Wuhan Open - Day 3

Flavia Pennetta, la voglia di riscatto
Quello di Flavia è un risultato un po’ inatteso: la brindisina a Parigi non ha mai brillato, e dopo un inizio 2015 piuttosto deludente, specie su quel cemento che l’anno scorso le aveva regalato enormi risultati, ben pochi avrebbero scommesso che avrebbe ritrovato il suo tennis proprio sulla terra rossa del Roland Garros.

Flavia supera il primo turno con grandi difficoltà, riuscendo a battere solo al terzo set la polacca Magda Linette, n. 100 del mondo e 10 anni in meno. Successo infinitamente più agevole, invece, quello contro la slovacca Magdalena Ribarykova, che conquista appena 2 game. Il capolavoro però arriva con la vittoria su Carla Suarez Navarro, fresca top-ten e finalista agli Internazionali d’Italia, dove aveva dato filo da torcere a Maria Sharapova: con un tennis risoluto e aggressivo, Flavia ha vinto senza problemi con un facile 6-3 6-4.

Ora Flavia deve battersi contro un’altra iberica, peraltro compagna di doppio della Navarro, la giovane Garbine Muguruza; n. 21 del ranking, ha battuto in scioltezza la croata Petra Martic, per poi estromettere in tre set Angelique Kerber, che poche settimane prima aveva trionfato nel torneo di Stoccarda. La nativa di Caracas è una tennista completa, dotata di colpi aggressivi da fondocampo ma anche di una buona difesa e, soprattutto, di un agonismo fuori dal comune.

I precenti recitano 2 a 0 in favore della spagnola, entrambi comunque lottatissimi e finiti al terzo. Il primo, giocato a Miami nel 2012, è stato deciso dal tie-break nella frazione conclusiva; l’ultimo incontro fra le due si è svolto l’anno scorso a Sofia, dove Muguruza, dopo aver subito addirittura un 6-0, è riuscita a rimontare e rifilare un doppio 6-1. Questo è il loro primo confronto diretto su terra rossa.

Per vincere Flavia oggi, invece di optare per un pericolosissimo braccio di ferro, dovrà ricorrere a tutta la sua esperienza tattica e alla varietà dei suoi colpi, per mettere confusione alla scatenata avversaria, la quale ha dimostrato più volte di saper crollare velocemente quando perde fiducia nelle proprie armi. Comunque vada, a 33 anni Flavia ha comunque dimostrato di essere ancora enormemente competitiva e di poter aggiungere ancora tante pagine alla sua già straordinaria carriera.

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