Il tennis è (anche) questo. È la sorpresa di assistere a due atti diversi della stessa partita. Commedia e poi tragedia. Incanto e sfacelo. Il tennis è psicologia. Fortuna. Imprevedibilità. È anche estetica, bellezza.
Lorenzo Musetti è tutto questo. Il suo è un tennis elegante e divertente. Mai noioso. Certo, occorre che il ragazzo acquisti concretezza e concentrazione. Il suo gioco è comunque un gioiello raro, nel panorama odierno. Quando Lorenzo Musetti porta in campo il suo miglior tennis è una meraviglia guardarlo. È puro estro, stile, creatività.
Anche oggi Lorenzo Musetti, n. 83 del ranking, incanta il suo pubblico sul Court Rainer III. Lo tiene con il fiato sospeso fino alla fine. Per un set e mezzo è padrone assoluto del palcoscenico monegasco. Debutta ottenendo subito un break all’avversario. Qualche doppio fallo gli costa poi il controbreak. Nel quarto gioco riesce però a strappare nuovamente la battuta all’argentino portandosi sul 4-1. In difficoltà, Diego Schwartzman, nel primo atto dello spettacolo, sembra una comparsa. Protagonista assoluto il carrarino che neutralizza molte delle armi dell’avversario. Con intelligenza e fantasia sale 5-1. Segue un brutto turno di battuta per l’italiano che però pone immediatamente rimedio con una accelerazione di diritto. L’azzurro chiude il primo set 6-2 in quarantacinque minuti.
Per tutto il set il ventenne di Carrara sfoggia una buona forma fisica. Alterna discese a rete e diritti profondi (molto più incisivi di quelli a cui ci ha abituati). Anche il secondo set parte bene. Con una magia, Musetti strappa la battuta all’avversario. 2-0 per l’Italiano. Ola del pubblico. Rullo di tamburi.
Sul 3-1, però, l’incantesimo si spezza. Colpo di scena. Secondo atto. L’argentino comincia a guadagnare campo. Il nostro Lorenzo si spegne. Non riesce a trovare soluzioni efficaci e l’avversario ne approfitta. Stessi attori, ruoli invertiti. Pazienza e continuità: questi gli antidoti di Schwartzman. Il n. 16 del ranking si infila nelle crepe di un servizio poco incisivo e di scelte di gioco confuse. Il tennista di Buenos Aires centra il break e alimenta lo smarrimento dell’italiano. Nel settimo game il sudamericano riesce a breakare nuovamente il ventenne di Carrara portandosi sul 5-2. L’azzurro si riprende uno dei due break e si guadagna faticosamente due palle del controbreak. Non basta, però, a fermare l’argentino che, complici due doppi falli decisivi dell’italiano, pareggia il conto chiudendo 6-4 con un diritto vincente a set point.
Non cambia la musica nel terzo set. In apertura Musetti ritrova incisività con il dritto. Ma Diego riesce comunque a strappare il servizio salendo 3-1. Non sembra bastare neanche il cambio di ritmo tentato dal carrarino con le sue palle corte. Nel settimo game Lorenzo consegna nuovamente il turno di battuta all’avversario, commettendo un brutto errore di rovescio. Due ottime accelerazioni dell’argentino lo portano sul 5-2. Schwartzman conquista definitivamente la scena. Tre match point per lui. L’azzurro annulla il primo con una volèe di rovescio. Niente da fare però. Capitola al secondo commettendo un doppio fallo. 6-3. Sipario. Nessun lieto fine, oggi, per Lorenzo Musetti.
Roberta Massarelli