Us Open: il tabellone degli azzurri

Mancano ormai pochi giorni all’inizio dello Us Open, ultimo Slam stagionale. Come sempre, sono tante le aspettative per il torneo della Grande Mela, tappa fondamentale per tutti i big di questo sport. Purtroppo per noi, però, New York non ha mai sorriso ai nostri tennisti, che anche quest’anno, a parte qualche eccezione, non hanno avuto un buon sorteggio.

Gli azzurri al via saranno ben 5, a cui, speriamo, potrebbe aggiungersi Tomas Fabbiano, impegnato nel turno decisivo delle qualificazioni. A guidare la campagna italiana sarà Andreas Seppi, testa di serie numero 25, seguito a ruota da Fabio Fognini, testa di serie numero 32, Simone Bolelli, Paolo Lorenzi e la “New entry” Marco Cecchinato, che quest’estate si è garantito il main draw grazie all’ingresso nei primi 100 del mondo. Come già accennato, il sorteggio non ha aiutato per niente i nostri connazionali. Se è vero che per qualcuno di loro l’esordio è abbordabile, è vero anche che tutti sono stati inseriti in una zona di tabellone complicata e ricca di grandi giocatori. Partiamo proprio dal nostro numero 1, Andreas Seppi. Lo Us Open, stranamente, è lo Slam in cui l’altoatesiono ha raccolto meno soddisfazioni: il suo risultato migliore infatti è il terzo turno, raggiunto nel 2008 e nel 2013, mentre l’anno scorso è stato eliminato da Nick Kyrgios nel secondo round. E il 2015 non appare affatto come l’anno per migliorare. Nonostante un primo turno agevole, almeno sulla carta, contro un qualificato, Seppi si trova nell’ottavo di un certo Novak Djokovic. Se dovesse superare il secondo incontro, che lo vede opposto a Themuraz Gabshvili o , l’azzurro troverebbe, a meno di sorprese, proprio il numero 1 del mondo, in una sfida decisamente chiusa, come testimoniano gli scontri diretti, che recitano 10-0 per il srbo. L’unica volta che l’italiano è andato vicino al successo è stata al Roland Garros 12, quando si trovò in vantaggio di 2 set a 0. I miracoli però  difficilmente si ripetono, e sembra davvero impossibile pensare ad un Seppi che va oltre il terzo turno. image Nello stesso spicchio di tabellone, che curiosamente ospita ben quattro italiani, troviamo anche Fabio Fognini. Per il ligure, un pò come per Andreas, New York non è un torneo che gli ha regalato grandi successi. L’anno scorso, ha subito una precoce e deludente eliminazione al secondo turno dall’estroso francese Mannarino, e in carriera ha raggiunto al massimo il terzo turno, statistica che conferma come sia poco adatto al cemento.  L’azzurro è atteso all’esordio dal beniamino di casa Steve Johnson, che sta disputando un grande torneo a Winston-Salem. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, questo è un primo turno davvero insidioso e tutt’altro che scontato: l’americano infatti gioca alla grande sulle superfici veloci, e se non subirà troppo la stanchezza, potrà davvero mettere in difficoltà Fognini, che al contrario non sta vivendo un grande periodo. Se dovesse avere la meglio, Fabio incontrerebbe nel secondo round uno tra Cuevas e Dudi Sela, giocatori decisamente battibili per lui, prima di incappare nel due volte campione Rafa Nadal (che però, viste le difficoltà di quest’anno, potrebbe anche non arrivarci). Nonostante le due vittorie sul maiorchino nel 2015, il cemento è decisamente diverso dalla terra rossa, e il favorito sarebbe ovviamente lo spagnolo. image Quello a cui la sorte ha riservato l’esordio peggiore è invece Simone Bolelli. Il bolognese, che forse tra i nostri portabandiera è quello con il gioco più adatto al duro, affronterà immediatamente il numero 14 del mondo David Goffin, favorito per approdare agli ottavi contro Novak Djokovic. Simone nel 2014 ha sfiorato un’impresa che sarebbe stata davvero notevole, arrivando ad un passo dallo sconfiggere Tommy Robredo. In vantaggio di due set a zero, purtroppo, il tennista di Budrio si è sciolto, e si è fatto rimontare dal suo avversario. Il secondo turno dell’anno scorso è stato il piazzamento migliore di Bolelli nello Slam americano, raggiunto anche nel lontano 2007. La sfortuna però ha colpito ancora, e dopo il difficile sorteggio di Wimbledon, che lo mise di fronte a Nishikori, trova anche qui un avversario probabilmente fuori portata, considerando anche il non grande periodo di forma per lui. Sicuramente però l’azzurro ha il tennis per sorprenderci, e se giocherà una grande partita potrebbe anche scapparci la sorpresa. Dovesse riuscire l’impresa, si aprirebbe uno scenario interessante per l’italiano, che nel secondo incontro troverebbe Sousa o Berankis, giocatori sicuramente forti ma decisamente alla portata per Simone. image Paolo Lorenzi, che proprio a New York l’anno scorso ha ottenuto la prima vittoria in uno Slam, incontrerà il giovane ceco Jiri Vesely. Sembrerebbe un match davvero chiuso per Paolino, che già a Wimbledon è stato fermato da Vesely, e se anche riuscisse a superare l’esordio, nel secondo turno troverebbe uno tra Karlovic e Delbonis (più probabilmente il croato). Quindi appare davvero un sorteggio duro e complicato per Lorenzi, che in ogni caso darà il massimo come sempre. Chiudiamo, infine, con Marco Cecchinato. Alla sua prima partecipazione allo Us Open, l’italiano ha un avversario che è un po un’incognita. Sarà Mardy Fish infatti l’ostacolo per Marco. L’americano, che invece giocherà qui l’ultimo torneo della sua ottima carriera, non sarà sicuramente al suo meglio, vista la lunga assenza dalle competizioni. Non gli mancherà però la motivazione per dare il meglio di fronte al suo pubblico, e se esprimerà il suo tennis sarà sicuramente favorito rispetto al nostro giocatore, che è uno specialista della terra, ma è poco abituato alle superfici veloci. Insomma, ancora una volta New York è ostile ai nostri tennisti, che dovranno superarsi per raggiungere i turni più avanzati. Aspettando Fabbiano, e sperando che riesca ad approdare nel main draw, non ci resta che augurare al meglio agli azzurri e sperare che possano sorprenderci.

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