Parigi, buche permettendo, dovrebbe regalarci buone occasioni anche oggi.
Ci sono diverse partite che meritano di finire sotto la lente di ingrandimento, vediamo quali.
Nel pomeriggio di Bercy, le prime quote che spiccano (almeno ai miei occhi) sono quelle relative al match fra Carreno-Busta e Gombos.
La classifica parlerebbe chiaro, ma è evidente che la sola posizione del ranking non sia sufficiente a dirci da che parte andrà il match.
Carreno, che è appena 31-30 overall sulla superficie, si troverà davanti a un avversario che è molto più abile e, cosa più importante, che proprio quest’anno lo ha già battuto, proprio sulla superficie in questione.
Partita che potrebbe prevedere diversi scenari e che penso non sia cosi scontata come le quote vorrebbero suggerire; diamo credito a Norbert, vincere un set, non è cosa fuori dal mondo per lui in questo caso, e a noi andrebbe benissimo.
Secondo match in esame, Wawrinka vs Rublev.
Ora, con tutto il rispetto per Rublev, che, per inciso, mi piace come giocatore, ma come si può dare la stessa quota da underdog a Stan e a Radu?
Semplificando ancora: se mettessimo da una parte della rete Rublev e dall’altra due giocatori, Wawrinka e Albot, questi giocherebbero i punti allo stesso modo?
Mi viene proprio difficile immaginare questo scenario, vuoi anche perché nel caso dello svizzero c’è poco da scoprire: non serve che io sciorini delle statistiche per convincere voi e me stesso della bontà del suo gioco e della sua tecnica.
Che Rublev sia favorito ci sta, d’altronde il russo non perde dai tempi che avevo ancora i capelli, però che abbia quote così schiacciare, ci sta meno.
Anzi, niente.
Come naturale conseguenza, anche in questo caso, immaginare che l’underdog possa mettere in difficoltà il favorito a tal punto da strappargli (almeno) un set, non è fantascienza.
E ho chiuso con la rima, tié.